Milan, estate da 10 0 milioni
reve ripasso di matematica rossonera: la somma dei circa 75 milioni investiti in giocatori ha fruttato uno scudetto. Quesito da compiti per le vacanze: quanto occorrerà sommare adesso per costruire un Milan in formato europeo? Il calcio non è una scienza esatta e la risposta giusta probabilmente non esiste, intanto però in via Aldo Rossi intendono portarsi avanti e mettersi al sicuro con un rinforzo per reparto: i conti della lista della spesa suggeriscono che sarà un’estate da 100 milioni. È questa la cifra indicativa sulla quale si orientano i movimenti di mercato dei dirigenti rossoneri, al lavoro per attrezzare Pioli nelle zone del campo in cui il suo Milan è più scoperto o più bisognoso di interventi in grado di alzare il livello. Un vero e proprio budget per il mercato non è stato ancora quantificato, ed è probabile che i numeri prenderanno più realisticamente forma una volta che i contratti di Paolo Maldini e Ricky Massara, d.t. e d.s. del Milan, verranno rinnovati. Il ritorno a Milano di Gerry Cardinale, numero uno di RedBird e di fatto nuovo proprietario del Milan, nel prossimo futuro chiarirà meglio i margini di manovra dei dirigenti per le operazioni in entrata. Ma una cosa è sicura: tra gli ingressi di liquidità derivanti dalla partecipazione alla prossima Champions e dalla vittoria in campionato e il risparmio nell’ultimo mercato di gennaio (quando a Milanello sbarcò il solo Lazetic per 5 milioni), nelle casse dei campioni d’Italia c’è denaro da reinvestire.
Coppia da 45 milioni La prima somma sarà indirizzata in Francia, sponda Lilla: da lì sono arrivati Leao e Maignan, due grandissimi protagonisti della cavalcata scudetto, e da lì arriverà anche Renato Sanches, successore di Kessie a centrocampo (e all’occorrenza anche in trequarti). L’accordo con il portoghese c’è già, va perfezionato quello con il club francese: si può chiudere tra i 10 e i 15 milioni, con uno sconto notevole rispetto ai 30 chiesti dal Lilla fino a qualche mese fa. Sempre con il Lilla, si continua a dialogare per Sven Botman, il profilo ideale per completare il parco di difensori centrali a disposizione di Pioli. Si ragiona nell’ordine dei 30 milioni, e anche in questo caso i dirigenti del Diavolo possono giocare la carta “diretto interessato”: per l’olandese cresciuto nell’Ajax ma esploso in Ligue 1 il Milan resta la prima opzione. A patto che i rossoneri siano più veloci della concorrenza, che nel frattempo rischia di farsi dura, durissima: è di queste ore l’ingresso in scena del Psg, un competitor che avrebbe più di un argomento per spostare gli equilibri della trattativa. Dalla possibilità per Botman di affermarsi in mezzo a tantissimi campioni, alla disponibilità economica per soddisfare più facilmente le richieste del Lilla. Sullo sfondo resta sempre Gleison Bremer, ma per il gioiello del Toro serve di più.
zie alla quale Pioli ha chiuso la porta nel 2022 ha infatti un contratto fino al 2025, anche se con ingaggi differenti. Il ritocco per Kalulu è sulla carta quello più agile, anche perché si parte da una base oggettivamente molto bassa (siamo sui 500mila euro annui); per Tomori (2 milioni) ci sarà da discutere un po’ di più ma non ci saranno problemi perché l’inglese al Milan è molto felice. Discorso che vale ovviamente anche per Sandro Tonali, in scadenza nel 2026: l’azzurro, pur di rimanere in rossonero e dimostrare il proprio valore, l’estate scorsa accettò di ridursi lo stipendio da 2,2 milioni 1,3. La stagione incredibile appena conclusa autorizza a un meritatissimo adeguamento: arriverà.