Koulibaly Altro gelo su Napoli
Il video dell’intervista rilasciata nella cosiddetta “zona mista” alla fine della partita vinta dal Senegal col Ruanda, martedì notte, ieri sono stati letteralmente setacciati dai tifosi azzurri che hanno preso atto di una situazione di fatto: Kalidou Koulibaly non ha mai menzionato il Napoli parlando del suo futuro.
Parole come pietre Un duro colpo da digerire per gli appassionati partenopei che ancora non si capacitano di come stia finendo la storia con Dries Mertens e ora temono che il loro gigante della difesa parta davvero concludendo anche lui la propria esperienza a Napoli dopo otto anni di grande sintonia. «Per il momento vado in vacanza. Quando torno in Europa vedremo». Così ai microfoni delle testate locali. I giornalisti incalzano sulla pista Barcellona e Kalidou sembra soppesare le parole: «Non voglio mentire, ma per il momento non so niente e non ho parlato con nessuno. Non so dove giocherò. Vorrei conoscere la situazione molto velocemente». Ancora una volta prevale la coerenza di un uomo che, proprio per rispetto alla città e alla gente che da otto anni lo coccola come un figlio, non si sente di pronunciare false promesse o dire parole ruffiane. Nella scorsa settimana aveva pubblicato sui social una foto un po’ criptica. Schiacciando l’occhio e mostrando un sorriso sereno. E la Napoli pallonara (ammesso che esista una che non lo sia) si era subito infervorata pensando a un messaggio di rassicurazione. In effetti il campione d’Africa voleva mandare un segnale che le parole dure, decisamente provocatorie, pronunciate da De Laurentiis (riferite anche a Mertens «Decidano: il privilegio di restare a Napoli o il vil denaro») non avrebbero influito sulla scelta. Il saggio Koulibaly non vuol innescare una battaglia con il club, tantomeno con la città.
Voglia di vincere Ma quando arrivi a 31 anni, sei ancora nel pieno delle tue forze, hai assaporato il gusto della vittoria con la Coppa d’Africa, la tua scelta diventa fondamentale e i soldi c’entrano ma fino a un certo punto. Perché se un fuoriclasse, oggi allenatore, come Xavi ti vuole al Barcellona, uno dei migliori club d’Europa, alzare l’asticella e provare una nuova avventura stimola un calciatore verso nuove sfide.
E proprio perché in ballo c’è il rapporto con Napoli e la sua gente, Koulibaly ha delegato tutta la trattativa al suo procuratore Fali Ramadani. Senza rischiare frasi o fraintendimenti in un momento decisamente delicato.
L’incontro Fra il potente agente macedone e De Laurentiis può essere imminente, visto che da ieri Ramadani è a Roma. I due si conoscono molto bene e dunque un colloquio può essere chiarificatore. Le ipotesi non possono che essere tre: il difensore resta fino alla scadenza del contratto, dunque un’altra stagione, e poi va via a parametro zero; porta l’offerta di un altro club e convince alla cessione il presidente del Napoli (che chiede 40 milioni);
Le pretendenti Psg e Juve seguono con attenzione. Possibile che Kalidou resti un anno e poi vada via
L’agente del difensore presto incontrerà De Laurentiis che offre un quadriennale da 4 milioni a stagione, ma il rinnovo è problematico
accetta la decurtazione dell’ingaggio e resta in azzurro praticamente a vita. Questa ultima, romantica, ipotesi al momento è la meno quotata. Proprio perché ci sono top club che spingono. Detto del Barcellona, che già da febbraio ha manifestato il proprio interessamento, c’è sempre sotto traccia il Paris Saint-Germain pronto a palesarsi. E al tempo stesso la Juve da tempo non ha nascosto l’ interessamento, anche se a Torino non hanno una cifra così importante da investire subito.
La posizione di ADL
Il presidente da parte sua non deroga al suo programma di austerità, il senegalese oggi costa 11 milioni lordi, oltre il 10 per cento dell’intero monte ingaggi. E se effettivamente anche i suoi colleghi avessero la stessa coerenza, sarebbe meno problematico abbassare costi insostenibili con gli attuali fatturati. Il Napoli propone 4 anni di contratto a 4 milioni netti più bonus. I tempi che si è dato per i rinnovi appaiono tardivi, ma al tempo stesso il produttore cinematografico negli anni ha dimostrato di saper tenere comunque una squadra competitiva anche dopo partenze pesanti, come quelle dei sudamericani Lavezzi, Cavani e Higuain. Vedremo cosa s’inventa questa volta.
Per la cessione Il club azzurro valuta il centrale almeno 40 milioni, ma non ci sono ancora offerte
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