Con la Svezia sarà capitano Guida l’Italia al match point
Il regista si riprende il posto Se vinciamo siamo all’Europeo
È nato a Pontedera il 21 agosto 2001. Centrocampista centrale, è cresciuto nel vivaio dell’Empoli, con cui ha vinto da titolare la Serie B 2020-21, facendo bene anche in A. Dal 30 gennaio è al Torino. Pilastro dell’Under 21, a gennaio è stato chiamato per la prima volta da Mancini in stage in Nazionale con cui ha debuttato sabato scorso in Nations League contro la Germania
Dall’hotel azzurro in puro design scandinavo che si affaccia sulla marina di Helsingborg si vede, oltre il mare, la costa danese. Ma l’orizzonte si può metaforicamente allargare sul Continente, perché da qui l’Under 21 vede la qualificazione al prossimo Europeo. Oggi c’è il primo matchpoint. Con un successo oggi sui pari età della Svezia, gli azzurrini sarebbero aritmeticamente qualificati. La prospettiva, tuttavia, inganna. Le combinazioni ci sono favorevoli, eppure a oggi l’Italia può chiudere prima, seconda o terza. Mancano due partite per concludere il girone, attualmente comandato dalla squadra di Nicolato, che deve affrontare proprio le due inseguitrici: prima gli svedesi, che al massimo possono ambire al secondo posto se ci battono, e poi l’Irlanda. In calcoli rapidi: vittoria con la Svezia uguale qualificazione; pareggio, certezza di andare agli spareggi; sconfitta, basterebbe un pareggio poi con l’Irlanda per andare all’Europeo. Due sconfitte e siamo fuori.
Le scelte Finora gli azzurrini hanno compiuto un percorso netto, quasi immacolato: 6 vittorie e 2 pareggi. Uno dei quali proprio all’andata con gli svedesi. Ma dominando: l’1-1 fu una beffa nel finale. Con coda polemica: Elanga, aletta del Manchester
United, accusò uno dei nostri, mai identificato, di avergli rivolto insulti razzisti. L’inchiesta dell’Uefa ha appurato che non ci fu nulla di tutto ciò. Molto è cambiato, da allora. Elanga – cioè il più temibile degli scandinavi - è salito al piano superiore, come del resto Tonali nell’Italia, e la Svezia ha cambiato commissario tecnico: dopo la doppia sconfitta con l’Irlanda che ne ha compromesso il cammino, alla guida è arrivato (ad interim) Andreas Pettersson. La struttura di squadra è rimasta comunque la stessa. Sarà invece costretto a cambiare Nicolato. Tanti ragazzi arrivano dalla Serie B che ha finito di giocare a inizio maggio, gli acciacchi fisici si fanno sentire, mentre gli svedesi sono in pieno campionato e giocano un calcio intenso (anche se a Monza, all’andata, furono a lungo attendisti e poco aggressivi). Dunque per l’occasione il c.t. ha in mente il 3-5-2, con un difensore in più, visto che rientra il gigante Okoli, e considerata la ristrettissima, quasi inesistente per le condizioni precarie, disponibilità di attaccanti esterni.
Nuovo capitano Torna però Samuele Ricci, che porterà la fascia di capitano in assenza dell’infortunato Carnesecchi. Il centrocampista del Torino ha lasciato il ritiro della Nazionale maggiore lunedì mattina, dopo pranzo è arrivato in Lussemburgo ed è andato subito in panchina. Oggi si riprende il posto al comando del centrocampo azzurro. «Non possiamo permetterci di essere troppo allegri. Non ci piace cambiare ma siamo obbligati a farlo», ha spiegato Nicolato. Troppo allegra, e di certo poco allenata, era stata l’Italia del biennio scorso che nel settembre 2020 perse male contro la Svezia: 3-0, unica sconfitta nei 90’ sotto la gestione Nicolato (poi ampiamente vendicata al ritorno). «Allora eravamo in condizione di squilibrio – ha ricordato Nicolato -, loro erano in pieno campionato e noi, dopo l’estate compressa dal Covid, avevamo giocatori che non sapevano nemmeno dove giocavano, arrivavano dalle vacanze. Questa è una situazione con dei punti di contatto, mi aspetto altrettanta difficoltà e va gestita in modo diverso rispetto ad allora».