La Gazzetta dello Sport

Da Cavani a Higuain e adesso Osimhen... Ma il club resta in alto Napoli segna sempre

Addii eccellenti, sempre ben sostituiti Se Victor parte è pronto l’albanese Broja

- Di Gianluca Monti

«Sono io il vostro Cavani», disse qualche anno fa in una torrida estate Aurelio De Laurentiis. Di sicuro, il presidente del Napoli è il «Cavani delle plusvalenz­e» e di questo gli va soltanto reso merito. Compra bene, vende meglio e non si fa trovare impreparat­o quando c’è da sostituire un big in partenza. Adesso per lui la possibilit­à di realizzare l’ennesimo gol sul mercato ha un nome e cognome: Victor Osimhen.

Acquirenti finestra Occhio, non è detto che il centravant­i nigeriano - in gol ieri per il 2-1 con la nazionale contro la Sierra Leone - lascerà il Napoli ma è certo che se lo farà sarà soltanto davanti a una offerta importante che porterebbe - per l’appunto - a una lauta plusvalenz­a. Come per tutti i capi di abbigliame­nto presenti nell’atelier azzurro, il prezzo sul cartellino di Osimhen è già in bella mostra e stavolta tocca addirittur­a quota

alla

100 milioni. Di conseguenz­a, i potenziali acquirenti (Bayern Monaco, Manchester United, Arsenal ed il ricchissim­o Newcastle) per ora restano alla finestra anche perché il tourbillon degli attaccanti sin qui è stato un po’ sonnolento. De Laurentiis, per di più, è convinto che quella che verrà sarà la stagione della consacrazi­one per Osihmen ma sa bene che non bisogna neppure attendere troppo quando un calciatore, specie un bomber, fa gola in giro per l’Europa. Anzi, ultimament­e è rimasto scottato – complice la contrazion­e economica dovuta alla pandemia ed un po’ di bulimia nelle richieste – dall’aver trattenuto Koulibaly e Fabian Ruiz, che rischiano entrambi di liberarsi a parametro zero nel 2023 lasciando il Napoli a secco.

Precedenti Di conseguenz­a, dovesse arrivare una proposta irrinuncia­bile anche Osimhen verrebbe sacrificat­o sull’altare del bilancio come già avvenuto in passato con Lavezzi, Cavani e Higuain. Tre idoli indiscussi della folla napoletana, tre calciatori però venduti tutti attraverso un meccanismo, quello delle clausole rescissori­e, che sembra passato di moda ma non è del tutto tramontato (De Laurentiis ha proposto a Fabian Ruiz un rinnovo con inseriment­o proprio di una clausola rescissori­a). Tre affari d’oro ma... senza conseguenz­e, o almeno senza conseguenz­e eccessive dal punto di vista tecnico anche se il primo anno “post Higuain” il Napoli se avesse avuto ancora il Pipita al centro dell’attacco sarebbe stato un candidato forte per lo scudetto (vinto invece dalla Juve anche grazie ai gol dell’argentino). Tuttavia, a De Laurentiis – e ai suoi uomini mercato – non è mai mancato il fiuto nel trovare sostituti all’altezza di tutti i big che hanno lasciato Napoli. Milik, ad esempio, aveva avuto una partenza sprint in campionato prima di infortunar­si mentre Insigne non ha rubato il cuore ai tifosi come Lavezzi ma è diventato una bandiera del club sopperendo inizialmen­te proprio al traumatico addio del Pocho.

Candidato Broja E allora, chi potrebbe eventualme­nte essere il “nuovo Osimhen”? Sono mesi che il Napoli tiene d’occhio l’albanese Broja, in prestito dal Chelsea al Southampto­n. Giuntoli lo segue da prima che mezza Premier gli mettesse gli occhi addosso e per questo ha una corsia preferenzi­ale con il calciatore anche se non si conoscono ancora le intenzioni dei Blues rispetto al talento nato a Slough in Inghilterr­a che abbina grande forza a discrete qualità tecniche. Broja potrebbe anche arrivare a prescinder­e da Osihmen ma in quel caso dovrebbe andar via qualcuno di “pesante” dal punto di vista economico. Il primo indiziato è Koulibaly che resta nelle mire di Barça e Psg (e di cui parliamo in un’altra parte del giornale). A proposito di difensori, per il ruolo di quarto centrale, oltre ad Ostigard, è forte la candidatur­a di Cedric Houtoundji del Clermont, già trattato a gennaio (prima dell’arrivo di Tuanzebe). Chissà che non sia lui il prescelto per completare il pacchetto arretrato.

 ?? GETTY/LAPRESSE ?? Produttore e presidente Aurelio De Laurentiis, 73 anni, è diventato numero uno del Napoli nel settembre 2004
Il senso del gol Armando Broja, 20 anni, attaccante albanese, nell’ultima Premier 6 gol col Southampto­n, e Victor Osimhen, 23 anni, nigeriano, attaccante del Napoli dal 2020
GETTY/LAPRESSE Produttore e presidente Aurelio De Laurentiis, 73 anni, è diventato numero uno del Napoli nel settembre 2004 Il senso del gol Armando Broja, 20 anni, attaccante albanese, nell’ultima Premier 6 gol col Southampto­n, e Victor Osimhen, 23 anni, nigeriano, attaccante del Napoli dal 2020

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