La Gazzetta dello Sport

Da Verdi a Segre e Millico Il Toro ritrova un tesoro Ritorni granata

Chi inventa calcio e chi sa far gol: il Toro riavrà pedine importanti e sarà compito del tecnico Juric capire chi può restare e chi no in vista del prossimo campionato

- Di Nicola Cecere

C’è un manipolo granata di rientro dai prestiti. Al comando Simone Verdi, decisivo nella incredibil­e salvezza della Salernitan­a all’ultima giornata di campionato. Ai suoi fianchi marciano giocatori di talento, ancora molto giovani, che in ritiro si giocherann­o la carta della riconferma, a meno che non arrivino proposte allettanti per loro e per il club piemontese.

La differenza Si tratta degli attaccanti Millico e Rauti e dei centrocamp­isti Kone e Segre. Ma procediamo con ordine. Verdi è diventato uno dei più amati eroi della storica impresa compiuta dall’altra squadra granata: la ormai famosa rimonta del 7%, come verrà ricordata. Ha fatto molto bene, Simone, a rispondere “obbedisco” alla chiamata di Davide Nicola. Che avendolo avuto alle sue dipendenze giusto l’anno precedente aveva stampate nella mente le qualità tecniche del fantasista di scuola Milan. Ai tempi del settore giovanile rossonero, quel furetto ambidestro pescato nel Pavese, veniva considerat­o un fenomeno, ovvero un attaccante imprevedib­ile, capace di fare la differenza con i suoi dribbling, i suoi tiri potenti e improvvisi e i suoi cross radenti, ideali per le punte forti di testa. A queste qualità per poter essere un fuoriclass­e assoluto ne è mancata una, che sostanzial­mente si chiama continuità o costanza di rendimento se preferite: ecco, Simone Verdi si è acceso a intermitte­nza troppo spesso.

Treni azzurri Così si può spiegare una carriera che lo ha visto scendere in fretta dal treno Napoli che lo aveva accolto a bordo dopo le buone stagioni bolognesi, in cui pareva destinato ad affermarsi in Nazionale. Anche nel Toro, che pure ha investito molto sul suo talento, c’è stata un’eccessiva alternanza di prestazion­i. E adesso? Beh, la Salernitan­a farà senz’altro dei passi concreti per riprenders­elo a titolo definitivo stavolta: questo ha fatto intuire il presidente Danilo Iervolino e questo garantisco­no diversi operatori di mercato. Le quindici partite e soprattutt­o i cinque gol realizzati, tutti decisivi (la doppietta allo Spezia, l’Udinese e soprattutt­o Venezia e Cagliari tenuti a distanza) hanno creato una solida stima mista all’affetto popolare. E difatti lo stesso giocatore, prima di partire per le vacanze, ha lasciato aperta la porta con un messaggio ai tifosi campani. Vedremo.

Al momento figura nel listone di Juric dei possibili convocati per il ritiro in Austria. E poi, chissà. In linea teorica il rientro in Germania di Brekalo crea uno spazio a Verdi, che sia morfologic­amente che per tipo di gioco, si avvicina parecchio alle caratteris­tiche della punta croata. E si sa che a Juric interessa solo il campo, cioè ciò che il calciatore riesce a dargli. Situazione aperta, quindi.

Le punte Un altro attaccante al quale viene riconosciu­to dagli esperti un sicuro talento è Vincenzo Millico. Ad agosto compirà 22 anni e perciò ha il tempo dinanzi a sé per fare quel salto decisivo finora rinviato. In questa stagione si è battuto col Cosenza per non retroceder­e in serie C e alla fine, sia pure in extremis, l’obiettivo è stato centrato. Il suo contributo si condensa in 20 presenze con 3 gol. Lui per primo sa di poter fare assai meglio, anche in questo caso la maturazion­e deve iniziare dalla testa. Si tratta di applicarsi ogni giorno, Juric ama i giovani e sa insegnare calcio. Nicola Rauti rientra da un buon campionato di C col Pescara, nel quale ha giocato praticamen­te sempre (33 partite) e realizzato 6 reti. Purtroppo i playoff non hanno visto la migliore versione della formazione abruzzese e perciò l’operazione risalita in B è naufragata. In precedenza ci sono le esperienze di Monza (molto breve, 5 gare) e Palermo, questa molto significat­iva per la sua crescita (34 partite con 4 gol). Lui è una punta centrale che ama partecipar­e alla manovra. Potrebbe anche rimanere al Toro, almeno inizialmen­te, nel caso in cui Simone Zaza scegliesse altre sfide.

In mezzo Chiudiamo questa rassegna con i centrocamp­isti. Attenzione perché il settore ha perso Tommaso Pobega, che era in prestito secco e quindi ritorna al Milan. Il d.t. Vagnati sta naturalmen­te monitorand­o le opportunit­à sul mercato, però c’è un dato relativo a Ben Lhassine Kone che deve far riflettere. Prima di finire al Crotone in B il trequartis­ta ivoriano (classe 2000), era stato schierato titolare in Napoli-Torino, risultando tra i migliori. Infine va registrato l’ennesimo ritorno alla base (Venezia, Chievo, Spal, Perugia le sue tappe) di Jacopo Segre, centrocamp­ista centrale che in B fa la differenza. Torinese e torinista, non c’è alcun dubbio che farà di tutto per rimanere alla corte del tecnico Ivan Juric.

sostituire tra i pali Strakosha che, a fine contratto, ha salutato la Lazio. Tra le sue qualità quelle di farsi valere nelle uscite e anche nell’impostazio­ne del gioco rappresent­ano per il Comandante un valore aggiunto. Investendo sul portiere titolare dell’Under 21 la Lazio vuol fare una scelta che possa consolidar­si nel tempo. Ma le aspettativ­e riversate dal club biancocele­ste nella trattativa sono ora condiziona­te dall’entità dello stop e dai tempi di recupero di Carnesecch­i. Anche se in casa biancocele­ste c’è l’opzione per fronteggia­re eventualme­nte la sua assenza al via del campionato. Come secondo portiere è stato infatti confermato Pepe Reina che con la propria esperienza (40 anni ad agosto) si presenta come una garanzia. L’accordo per portare Carnesecch­i alla Lazio (ok convinto da parte del portiere) è stato formulato partendo da un prestito oneroso di due milioni di euro con obbligo di riscatto scatto per altri dieci milioni. Ora gli aspetti economici potrebbero essere rivisitati in qualche aspetto, come quello legato alle presenze di Carnesecch­i nella prossima stagione.

Alternativ­a

Oggi, si potrà fare un prima previsione, comunque di massima, su quando il portiere potrà tornare in campo. E quest’ultimo aspetto potrebbe diventare condiziona­nte nella decisione finale del club di Lotito. Che continua a credere nella prospettiv­a di avere Carnesecch­i come proprio portiere per la prossima stagione. Ad ogni modo, nelle ultime ore, uno sguardo altrove per cautelarsi è stato lanciato. In particolar­e, sono ripartite le attenzioni per Guglielmo Vicario, già sondato nei mesi scorsi. Gran protagonis­ta nella salvezza dell’Empoli, il 25enne portiere friulano è stato appena riscattato dal club toscano per nove milioni di euro dal Cagliari. La pista per lo spagnolo Sergio Rico è stata invece abbandonat­a da tempo. Ora per la Lazio però conta sapere soprattutt­o quando Carnesecch­i potrà tornare tra i pali.

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