Italia bella, ma sprecona Manca un punto per l’Euro
Gli azzurrini trovano un grande portiere: 1-1 in Svezia Per la qualificazione diretta serve un pari con l’Irlanda
Il secondo posto che vale gli spareggi è assicurato. Il minimo, per un’Italia che gioca da prima. Primissima. Solo che gol e azzurro sono parole che, purtroppo, abbiamo imparato non andare troppo d’accordo. Contro la Svezia, l’Under 21 tira 24 volte verso la porta avversaria, almeno una decina delle quali davanti al portiere, gioca un secondo tempo meraviglioso per intensità, varietà di soluzioni, percorsi che arrivano nell’area svedese. Eppure l’1-1 è frutto di un rigore, calciato in modo impeccabile da Rovella. Così la squadra di Nicolato deve rimandare la qualificazione aritmetica: un successo a Helsingborg avrebbe reso pleonastico l’ultimo appuntamento contro l’Irlanda. Martedì ad Ascoli basterà comunque non perdere per vincere il gruppo e andare all’Europeo. Lo meritiamo. L’Italia si è dimostrata nettamente la più forte. E pure le preoccupazioni sul migliore stato di salute atletico della Svezia sono state spazzate via: loro hanno finito con i crampi, noi con una forza nelle gambe che sembrava mettere il campo in discesa. Al termine della quale, però, c’era l’insuperabile portiere Brolin. Ha preso tutto.
I temi La partita si era pure complicata. Il 3-5-2 scelto da Nicolato per opporsi al calcio posizionale della Svezia ha causato qualche problema in avvio nel trovare le distanze giuste. Il nuovo sistema doveva servire a limitare gli inseguimenti, la poca aggressività iniziale ha invece costretto i nostri a rincorrere, più che anticipare, le combinazioni scandinave. In più, Lovato ha preso un colpo al volto da Sarr dopo un minuto di gioco (è poi uscito al 20’, Viti al suo posto, all’esordio in Under 21). La difesa ha ballato e la Svezia è passata: angolo da destra, tre tocchi consecutivi dei gialli nella nostra area, e la palla rimessa in mezzo da Gustafsson sbatte sulla gamba di Parisi e rotola in rete. Proprio il terzino dell’Empoli ha contribuito a rialzare l’Italia, aiutato a sinistra da Rovella e soprattutto Cambiaghi. Sono stati loro a incrinare le prime certezze della Svezia. L’Italia ha ripreso il controllo. E Brolin ha cominciato lo show con una paratona su testata di Pirola. Meno sicuro poi su un colpo di testa di Pellegri che ha sbattuto sulla parte alta della traversa. Sempre dagli esterni: da lì hanno creato pericoli gli azzurri nel primo tempo.
Diluvio L’intervallo è servito per registrare l’atteggiamento. Okoli, Viti e Pirola hanno alzato la linea dell’anticipo e la partita è rotolata dalla parte azzurra. Subito il pareggio: Cambiaghi serve sulla corsa Parisi, che finta e viene toccato in area da Holm. Curiosa reazione dell’arbitro Verboomen: prima l’impressione della simulazione, poi l’indicazione del dischetto. Giusto così. Rovella infila il secondo gol con l’Under 21 dopo quello alla Bosnia a marzo. Il 4-2-3-1 della Svezia non riesce più a leggere gli sfondamenti azzurri. Parisi a sinistra è un’ala aggiunta, a volte esagera nella ricerca dell’ultimo dribbling ma faticano a prenderlo. In mezzo Ricci comanda l’uscita palla con intelligenza e pulizia e Al Hajj, che doveva stargli dietro, esce con la lingua di fuori. Fino alla mezz’ora regge un equilibrio apparente ma poi è un diluvio di occasioni azzurre. Da destra, da sinistra, dal centro. In successione: Cambiaghi, Esposito, ancora Cambiaghi, Gaetano sulla respinta, Brolin arriva ovunque. Holm – 7 cartellini in 7 partite – si fa buttare fuori perché reagisce a una trattenuta su Rovella e spalanca ancora di più la fascia a Parisi. L’Italia ne ha di più: più gambe, più voglia di vincere, più modi per farlo. Ma c’è Brolin, sempre Brolin. Su Parisi, due volte su Esposito nel recupero. Benedetti ragazzi, bravo il portiere ma certi gol si segnano. Almeno che se li siano tenuti per l’Irlanda.