A ROMA COMUNQUE FESTA CON TAMBERI E LA SUA STAFFETTA Marcell ci sei ma Ncato
Dalla 4x100 di Tokyo ai 200 del Golden Gala Lorenzo Patta, 22 anni, Filippo Tortu, 23, e Fausto Desalu, 28: tre dei quattro moschettieri azzurri che hanno conquistato l’oro nella staffetta 4x100 alle Olimpiadi di Tokyo ieri hanno corso i 200
Tifo calcistico per gli ori di Tokyo: il re dei 100 spettatore applaude Tamberi, che però si ferma a 2.24. Gimbo: «Serata no, ma l’affetto della Sud è stato pazzesco»
S
embra di essere tornati a quella magica domenica 1 agosto di dieci mesi fa. Anzi, a quei magici giorni olimpici e ai sette fantastici azzurri con l’oro al collo. Ecco di nuovo loro, per cominciare. Ecco Marcell Jacobs e Gimbo Tamberi, stretti in un abbraccio dopo il traguardo, a fianco della pedana dell’alto. È come se quell’attimo indimenticabile, il più alto della gloriosa storia dell’atletica italiana, potesse prolungarsi per sempre. Allora – e chi lo dimentica? - al Nuovo Stadio Nazionale di Tokyo, l’incrocio avvenne dopo che i due, nel volgere di 13’, avevano trionfato nelle rispettive gare a cinque cerchi. Stavolta, all’Olimpico di Roma, succede quando Marcell, spettatore obbligato del 42° Golden Gala, scende in pista per salutare il pubblico in escandescenza e Gimbo, che ha già scatenato boati, sta scaldandosi. Sono tutti per loro. E loro sanno tenere il palco come attori consumati. Marcell, in maglietta bianca e bermuda, risponde alle ovazioni mandando baci al vento. Gimbo, con la divisa delle Fiamme Oro, fa il cuore con le mani e promette al giudice che lo invita a non esagerare, che farà il bravo. La reazione della folla a ogni loro gesto è di tipo calcistico. Della folla, sì. Perché anche il Golden Gala, dopo due anni di porte chiuse o quasi, ritrova tifosi e appassionati. Sono circa 25.000. Non tantissimi. Ma calorosissimi. Con un’enorme scritta lungo la Tevere: “Rome 2024,
European Championship”. A ricordare l’appuntamento che, tra due stagioni, riporterà una rassegna globale nella Capitale.
Il rimpianto La festa, benché il meeting regali grandi risultati, non è però completa. Marcell è fermo per un acciacco. «Avrei proprio voluto correre – sbuffa – l’atmosfera è super. Di buono c’è che anche l’anno scorso, prima degli expolit olimpici, mi sono dovuto fermare. Speriamo che, in vista dei Mondiali di Eugene, mi porti bene. La rieducazione al bicipite sinistro procede al meglio. Sto anche correndo ad alte frequenze su un tapis roulant curvo che non mi fa avvertire alcun fastidio e mi permette di seguire il ritmo desiderato. Spero di rientrare agli Assoluti di Rieti, sabato 25. Decideranno i medici». I “suoi” 100, intanto, vanno a Fred Kerley, a Tokyo d’argento. Lo statunitense, in
chiusura di una serata da 20-21°, si impone con un 9”92 (-0.2 di vento) ricco di promesse.
La delusione E Gimbo? Per lui il Golden Gala resta stregato. Cinque presenze, quattro volte sul podio e un 4° posto, mai una vittoria. Stavolta – in una gara che, assente Barshim, era alla portata - è 3° con 2.24 (alla seconda prova), battuto con 2.27 dallo statunitense Harrison e dal polacco Kobielski. «Sono stato un disastro – dice sconsolato – è stata proprio una giornata-no, non mi sono mai trovato. Peccato per la gente che ha riempito la Sud. La dimostrazione di affetto che mi ha riservato è stata impressionante, pazzesca, al punto che non riesco a essere triste». Preso d’assalto, svela con pudore un retroscena: «Ieri (mercoledì) mi sono sottoposto ad alcuni accertamenti, negli ultimi giorni ho avuto un piccolo problema».
Tornerà agli Assoluti. Per spiccare il volo.
Gli altri ori Assente Jacobs (come la madrina Antonella Palmisano, a sua volta infortunata), con Tamberi sottotono e con Massimo Stano terzo nella passerella dei 3000 di marcia dietro agli altri azzurri Fortunato e Picchiottino, neppure gli altri frazionisti della 4x100 d’oro entusiasmano nei 200 vinti da Badnarek in 20”01 (-0.1). Pippo Tortu fa bene la prima parte di curva e il finale, ma chiude in 20”40 (3°), Fausto Desalu è 4° con 20”59 e Lollo Patta 8° col personale di 20”91. «Ho pensato troppo – dice Pippo – non sono contento, ma il pubblico mi ha lasciato senza fiato». È quello che più resterà del Golden Gala 2022.