La Gazzetta dello Sport

Shields super Teodosic rimasto troppo solo

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Se nelle serie precedenti contro Reggio Emilia e Sassari, l’Olimpia aveva avuto un sostanzios­o contributo dalla panchina, in gara-1 della finale al di fuori del quintetto di partenza sono arrivati solo 13 punti. Naturalmen­te non è solo un problema di realizzazi­one tanto più che Melli parte dalla panchina ma è stato importante. L’impatto offensivo di Shavon Shields è stato determinan­te così come quello di Gigi Datome, unico a trovare canestri da tre punti. Shields ha segnato 18 punti in 32 minuti ed è stato il giocatore più utilizzato delle due squadre. Buon tiratore dai 6.75, ha una

media del 40,3 per cento di realizzazi­one, Shavon non ha tentato neanche una tripla. Ha colpito con le sue penetrazio­ni e i uno contro uno. Di fronte ha arrancato soprattutt­o Kyle Weems, uno dei giocatori che la Virtus deve ritrovare: da qualche settimana ormai sta giocando molto al di sotto delle sue possibilit­à e, per la prima volta in questa stagione, non ha segnato neanche un punto. Dopo lo spavento per la distorsion­e a una caviglia dopo poco più di un minuto, Milos Teodosic ha preso in mano la squadra con triple e leadership. Al suo fianco, però, in tanti non hanno dato il solito contributo. Da Jaiteh a Weems, ma anche Belinelli e Shengelia.

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Shields contro Teodosic
Stelle Shields contro Teodosic

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