L’Under 21 è a caccia di gol per arrivare all’Europeo
La squadra di Nicolato sfiderà martedì l’Irlanda: basta non perdere. Difesa e mediana al top, solo l’attacco fatica
Il pensiero delle tante occasioni sprecate davanti alla porta della Svezia ha accompagnato il viaggio di ritorno degli azzurrini: da Helsingborg a Pescara, poi trasferimento ad Ascoli, dove martedì c’è l’ultima gara di qualificazione all’Europeo. Sarebbe stata un’amichevole, se in Svezia fosse arrivata una vittoria. Invece bisogna giocarsela ancora. Basterà non perdere con l’Irlanda per tenersi il primo posto che vale il pass. Il rammarico c’è ma la prestazione è stata ottima. La migliore del biennio, secondo il ct Paolo Nicolato. Le statistiche confermano, e forse aumentano anche i rimpianti: gli azzurri hanno prodotto contro la Svezia 3,5 expected goals, il computo più alto della stagione, persino maggiore dei 3,2 con il Lussemburgo. In termini semplici, avrebbero dovuto segnare oltre tre gol, ne hanno segnato soltanto uno su rigore. In termini ancora più semplici, ai punti avrebbero dovuto stravincere. «Capitano giornate così», ha detto Nicolò Cambiaghi, uno dei più positivi. Ma purtroppo è un difetto conclamato: all’andata con gli svedesi, a Monza, 2,4 xG con un solo gol segnato pure allora, e beffa finale con l’1-1 subìto nel recupero. Con la Bosnia, uguale.
Crescita Se l’attacco balbetta, gli altri reparti convincono sempre più. La difesa ha funzionato anche a tre e nonostante l’uscita precoce di Lovato (ottimo l’esordio di Viti). Il centrocampo è una sicurezza. Rovella ha segnato il secondo gol in tre partite, anche se stavolta su rigore, e Ricci cresce sempre più. Letteralmente. Ha messo su tre chili tutti in muscoli, aggiungendo così il fisico al raziocinio e alla freddezza. Si capisce perché Roberto Mancini lo abbia tenuto così a lungo con sé nella Nazionale maggiore, ipotizzando anche l’utilizzo da titolare. Contro la Svezia, il centrocampista del Toro ha portato per la prima volta la fascia da titolare. Prima di lui è toccato a Locatelli e Tonali. È il sentiero che percorrono quelli destinati a qualcosa di grande.