Paulo vicino all’ultimo sì Tra lunedì e martedì sposerà i nerazzurri
Presto un nuovo contatto Antun-Marotta E l’a.d.: «La squadra fatta entro giugno»
Non manca molto. Basta saper contare fino a 48, massimo 72. Ore, s’intende. Tra lunedì e martedì Paulo Dybala si vestirà di nerazzurro, ancor più di quanto non abbia già fatto con il vertice di mercoledì scorso. Si può sintetizzarla così: dopo il primo sì di metà settimana, è arrivo il sigillo definitivo. Non la firma, quello sarà un passaggio formale che arriverà un po’ più in là, insieme all’ufficialità. Ma insomma: Antun e l’Inter avranno un nuovo contatto. Con ogni probabilità non ci sarà bisogno neppure di vedersi fisicamente, basterà una telefonata o una videochiamata. Antun riferirà a Marotta e Ausilio del colloquio avuto con la Joya. E trasmetterà tutta la partecipazione dell’argentino al progetto sportivo che lo vede al centro della nuova Inter. Siamo all’ultimo metro, neppure chilometro, di una maratona iniziata a metà gennaio.
Presto che è tardi Cinque mesi dopo Dybala sta per diventare un calciatore nerazzurro, passaggio diretto (coraggioso) tra Torino e Milano. Voglia di rivincita è il concetto chiave: vale per il calciatore, vale per la società di Zhang convinta che proprio la provenienza bianconera possa essere la molla motivazionale per scatenare l’argentino. Ancor più dell’aspetto economico, i cui contorni sono noti già. Il nuovo contratto prevederà un ingaggio da 6 milioni netti di parte fissa, più bonus per arrivare a toccare quota sette. Al giocatore – e al suo entourage – sarà riconosciuto come da prassi un premio alla firma, lontano però dalle cifre circolate alcune settimane fa, i dieci milioni. Siamo al countdown, ormai. E allora si spiegano ancor di più le parole – per certi versi sorprendenti – di Marotta di ieri mattina, a margine della presentazione del libro “Argomenti di diritto nazionale e internazionale dello sport e di giustizia sportiva”, a cura di Gennaro Terracciano, Piero Sandulli e Carlo Rombolà. È vero, in tempo di mercato le dichiarazioni lasciano il tempo che trovano. Non tutte, però. Ecco l’a.d. interista: «Stiamo lavorando al fine di allestire una squadra competitiva come merita l’Inter. Vogliamo costruire la squadra entro il mese di giugno per mettere a disposizione di Inzaghi la miglior rosa possibile, sempre rispettando il concetto di sostenibilità». Giugno finisce tra 20
giorni: praticamente...domani. Completare l’organico in un lasso di tempo così ristretto significa due cose: l’idea del club di accelerare arriva in virtù di un anno che dal punto di vista del calendario sarà inusuale. Già ad agosto si farà sul serio, non sarà tempo di warm up con le prime due giornate di campionato e poi subito pausa. Partire bene vuol dire prendersi un vantaggio, a fronte di chi non riuscirà a farlo. Secondo significato, il più importante: se Marotta si espone su una tempistica così ridotta, è perché l’Inter pensa di aver già “apparecchiato” la tavola a dovere, di aver imbastito le trattative tanto da pensare di poterle chiudere a breve. Anche oltre Dybala.