Accende Napoli Il tris con la Georgia, dribbling e fantasia per brillare in Italia E ritorna la passione
Kvaratskhelia ha segnato in tutte e tre le partite in nazionale. Ora studia la Serie A
Sarà un po’ come passare dal khachapuri alla pizza. Cioè dalla focaccia col formaggio tipica georgiana (molto buona) alla margherita che non ha bisogno di descrizioni o chiarimenti. Khvicha Kvaratskhelia a dispetto di un nome che non promette nulla sul piano della socialità, sta riuscendo a provocare un effetto scossa sulla passione dei napoletani, quella malamente stroncata da una primavera double-face della squadra di Luciano Spalletti, con un sogno scudetto crollato sul più bello.
Passione Sì perché le immagini che girano della Nations League hanno mostrato le qualità di un attaccante capace di segnare in diverse condizioni e comunque sempre alla ricerca della giocata di qualità. Un pallonetto a Gibilterra, un rigore realizzato alla Bulgaria e un’altra rete particolarmente bella contro la Macedonia del Nord di Eljif Elmas, suo prossimo compagno. Già proprio la squadra che a Palermo, nello scorso marzo, ci ha buttato fuori dal Mondiale, giovedì sera ha perso 0-3 a domicilio dalla Georgia in quella che è la terza serie del torneo Uefa delle nazioni. Ripensare alla seconda eliminazione consecutiva dalla massima competizione internazionale per mano di una squadra, con tutto il rispetto, di livello inferiore, fa particolarmente male. Ma questo è un altro discorso. Quello che ci interessa oggi capire è se le qualità mostrate finora da Kvara - così lo chiamano anche in Georgia e così lo chiameremo noi - in questa serie C della Nations possano essere replicate a livello più alto, cioè nel campionato italiano. In casa Napoli sono convinti di sì, altrimenti non avrebbero investito 10 milioni (9 più uno di bonus). Tra l’altro gli scouting e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli seguivano Kvara già da un paio d’anni, ma di fronte a richieste del Rubin Kazan (il club russo dove giocava) di oltre 20 milioni tutto si era arenato. La guerra, col rientro del giocatore in Georgia, hanno accelerato la chiusura dell’affare con la Dinamo Batumi.
Oltre quella numero 7
Scrivevamo della passione che questo giocatore sta accendendo a Napoli, dopo gli ultimi suoi gol - sottolineati anche dal sito Uefa - in nazionale. Ogni movimento, ogni dribbling vengono sviscerati, memorizzati e poi sognati in maglia azzurra da gente che negli anni si è entusiasmata ai grandi solisti, oltre che al gioco di squadra. Il ruolo non c’entra ma la maglia numero 7 - la stessa che Kvaratskhelia porta con la Georgia - è quella che a Napoli portava Edinson Cavani, vale a dire uno degli attaccanti più amati dalla gente proprio per la sua capacità di segnare gol incredibili e bellissimi. Ora la 7 è vestita da Elmas e non è manco il caso di fermarsi a discutere sul numero che porterà il giocatore. Però Kvara è stato inserito dalla gente in quella ristretta cerchia di calciatori per cui vale la pena andare allo stadio e pagare un biglietto. Cioè quelli che palla al piede sanno regalarti a sorpresa una emozione forte, come l’azione personale della rete in Macedonia con scatto, finta di tiro, doppio cambio di direzione e destro secco nell’angolo. Aurelio De Laurentiis si è convinto a prenderlo per sostituire Lorenzo Insigne. E dire che la cosa sarà semplice significa mancare quasi di rispetto ai 10 anni passati in maglia azzurra dall’ultimo capitano napoletano. Del resto al georgiano non si può dare subito una eredità così pesante. Avrà bisogno di tempo per ambientarsi, per capire Napoli e il calcio italiano. Se poi sarà capace di ripetere le ultime prodezze viste in Serie A, sicuramente il club azzurro avrà fatto un grande affare, e non sarebbe sicuramente il primo. Altrimenti servirà aver pazienza perché parliamo pur sempre di un classe 2001 che finora ha giocato in Georgia e Russia. Khvicha dovrà avere il tempo di apprezzare la pizza, senza dimenticare il khachapuri.