La Gazzetta dello Sport

Cuore Virtus, è Parità

- Di Andrea Tosi INVIATO A BOLOGNA

no a uno e palla al centro. Bologna non molla il suo scudetto e pareggia la serie dopo il ko di gara-1 nel segno di Toko Shengelia, autore di una prova controvers­a ma alla fine vincente. Il georgiano fa prima disperare Bologna con tutte le sue forzature e gli errori dalla lunetta, poi nella ripresa impila giocate da mvp con canestri, rimbalzi e stoppate mettendo in ginocchio tutti i lunghi di Milano ripagando la fiducia del suo coach che lo ha impiegato 30’, più di tutti gli altri giocatori virtussini «Dopo l’inizio negativo ho richiamato Toko in panchina per tranquilli­zzarlo dice coach Scariolo -. Lui è un giocatore completo, che produce tanto, lo ha dimostrato in carriera. Perciò rimane più in campo perché suppongo che possa crescere come ha fatto nel secondo tempo». L’altro protagonis­ta di gara-2 è il redivivo Pajola, anche lui inizialmen­te in difficoltà, che si rimette l’elmetto e va all’assalto di Rodriguez come un anno fa. E il finale in crescendo di Jaiteh

I protagonis­ti Energia e tiri

Messina ammette: «Loro più energici nella ripresa, per noi troppi errori nei tiri aperti»

riporta fiducia nelle fila bianconere. Milano cala nettamente dopo l’intervallo coi suoi big che, a parte Datome e qualche squillo di Shields, falliscono il possibile raddoppio. Male Hines, poco incisivo Melli, alterno Rodriguez, solo Hall offre un contributo all’altezza. Il saldo a rimbalzo premia la squadra di Scariolo: sembra questo il fondamenta­le più decisivo della serie dopo le prime due partite. «La Virtus ha giocato con più energia nella ripresa, noi abbiamo sbagliato molti tiri aperti - riflette coach Messina -. La lotta sotto canestro è stata determinan­te come in gara-1, però stavolta Hines e Melli sono stati insufficie­nti. Tra due squadre che tirano male è decisivo essere presenti a rimbalzo. Ora la serie si sposta a Milano, speriamo di fare buone partite in casa nostra».

L’ala ex Cska parte male, ma nella ripresa trascina i compagni. Decisivo anche Pajola

La partenza di Milano

La Virtus vuole partire forte ma Shengelia la frena subito lanciando tre mattoni da tre prima di fare la giocata più competente, ovvero una schiacciat­a. Milano ha la faccia cattiva del killer che vuole finire l’avversario. Due rubate in un amen fanno altrettant­i contropied­e in campo aperto, mentre Jaiteh non riesce a sfruttare i due falli precoci di Hines. Il Chacho fionda da 3 il

13-4 esterno mentre Hackett deve uscire per un colpo all’anca sinistra. Immagine da brivido poi Dani Boy riappare in panchina facendo movimenti rassicuran­ti. Non è sicura invece Bologna che sembra lottare contro un demone oscuro. Intanto Shields fattura 9 punti facili con grande concretezz­a. I cambi di Milano tengono bene il vantaggio coi voli di Hall e la bella difesa d’anticipo di Biligha; quelli di Bologna non fanno molto di buono. Pajola è troppo frenetico, alla fine del quarto Scariolo deve giocarsi anche Mannion che trova subito un canestro. Belinelli gioca di sponda come cambio di Teodosic poi nel secondo quarto esplode 8 punti di fila che sembrano lanciare la Virtus verso il break. Non è così perché, nel duello a distanza tra vecchi leoni azzurri che il c.t Pozzecco vorrebbe recuperare, anche Datome fa bene la sua parte infilando tre canestri difficili. La partita è intensa come in gara-1 ma, per fortuna, più godibile sotto l’aspetto estetico. Gli errori ci stanno, meno i tre falli tecnici che alzano i decibel di tensione. Shengelia è impreciso anche dalla lunetta (1/6), molto più efficace come passatore (4 assist). Milano infatti scopre che è un affare spendere falli sul georgiano anche se c’è il rovescio della medaglia dello zero di Melli e Hines in attacco. La parità a quota 38 del 20’ è firmata dall’unica gemma di Teodosic, triplissim­a, del suo primo tempo in punta di piedi.

La svolta La ripresa vede il decollo di Bologna che con Shengelia scatenato e più preciso fattura un +7 nel terzo quarto ricucito da Hall e poi il +8 di Jaiteh e ancora di Shengelia quando i tifosi acclamano Toko Superstar non prima di un fischio assurdo dell’arbitro Rossi che punisce con un fallo una stoppata pulitissim­a di grande tecnica difensiva di Pajola su Hall: aspettiamo e auspichiam­o che Lamonica, prossimo capo dei fischietti, faccia un bel repulisti anche nei confronti di qualche presunto big. Ora si va a Milano per due gare e si tornerà a Bologna per gara-5. La serie è già più lunga di quella del 2021.

 ?? CIAMILLO ?? Potere georgiano Tornike Shengelia, 30 anni: ieri 22 punti con 9 su 14 da due e 1 su 5 da tre, ma anche otto rimbalzi, quattro assist e tre stoppate
CIAMILLO Potere georgiano Tornike Shengelia, 30 anni: ieri 22 punti con 9 su 14 da due e 1 su 5 da tre, ma anche otto rimbalzi, quattro assist e tre stoppate

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