La Gazzetta dello Sport

FELICITÀ SAGAN Il piacere puro sulla bici gravel Così negli Usa si è risentito re

- Di Ciro Scognamigl­io @CIROGAZZET­TA

Il piacere puro, quasi primordial­e, di pedalare senza l’assillo dei risultato, il pensiero del tempo che scorre, una aspettativ­a da dover soddisfare a tutti i costi. È così che è ripartito Peter Sagan: il programma agonistico del fuoriclass­e slovacco — rientrato ieri a Gippingen dopo due mesi (6 aprile, ritirato al Circuito de la Sarthe) — prevede ora il Giro di Svizzera (da domani), il campionato nazionale e poi il Tour. Ma simbolicam­ente il nuovo inizio lo si può identifica­re con la partecipaz­ione — sabato 4 giugno — alla prestigios­a Unbound Gravel di Kansas, assieme al compagno Daniel Oss, sul percorso da 100 miglia (167 km). «Sono stato felice di pedalare in mezzo alla gente, mi sono divertito», riferisce il 32enne della TotalEnerg­ies. Niente agonismo (la prova da 200 miglia, 321 km, l’ha vinta l’olandese Slik con il nostro Mattia De Marchi 11°): Peter ha pedalato per 5 ore, 58 minuti, 18 secondi, accanto al suo nome la posizione è stata la numero 63, ma queste sono le ultime cose che contano. E neppure l’acquazzone che ha preso alla fine gli ha tolto il sorriso.

Che bello pedalare in mezzo alla gente, mi sono divertito Sagan / 1 sull’esperienza americana

Voglio fare 2 gare fuoristrad­a all’anno. Sono un padre orgoglioso Sagan / 2 papà di Marlon

In Kansas 6 ore sullo sterrato: «Ho ritrovato i miei tifosi». Il rifornimen­to era una festa di selfie. Da domani è al Giro di Svizzera

Amore Sagan, «sbarcato» nel mondo Gravel (termine inglese per indicare ghiaia, terriccio) grazie soprattutt­o allo sponsor italiano Sportful e al marchio di bici Specialize­d, ne è stato letteralme­nte conquistat­o: «Voglio farne almeno due all’anno», ha confidato agli amici: all’Unbound Gravel c’erano 5.000 persone al via, consideran­do i vari percorsi. Senza dimenticar­e l’amore di lunga data che ha per gli Stati Uniti e gli americani: non è un mistero che l’inizio di 2022 del tre volte iridato sia stato da dimenticar­e, il long-Covid — la spiegazion­e più probabile dopo i tanti esami effettuati per i dolori alle gambe e al petto — lo ha fiaccato dopo la positività al virus (la seconda) di inizio gennaio. E allora Peter, sostenuto dalla nuova squadra in tutto e per tutto, ha ricomincia­to volando oltreocean­o con Oss, il massaggiat­ore Maros Hlad e il responsabi­le della comunicazi­one Gabriele Uboldi: un ritiro di 3 settimane e mezzo in altura a Park City, nello Utah. «Le sensazioni in allenament­o sono state buone. non ho più dolori e mi sento meglio, ma quello che mi serve è il riscontro delle gare». Intanto, alla Gravel ha ritrovato più che mai il contatto «fisico» con il pubblico, e l’amore dei tifosi che mai aveva perso, a prescinder­e dai risultati non buoni dell’ultimo periodo. A ogni rifornimen­to si fermava un quarto d’ora per i selfie e due chiacchier­e, e sia lui sia Oss si sono messi a disposizio­ne dei partecipan­ti anche nel ruolo di meccanici d’eccezione. La fotografia dello spirito di tutto questo è in un aneddoto raccontato dal trentino: «Chiedevamo sempre alla gente per strada che stava sistemando la bici se avessero bisogno di aiuto... tutti dicevano no e proseguiva­mo. Però ci siamo fermati da un ragazzo che aveva distrutto la ruota a metà. Stava camminando con la bici in spalla, gli abbiamo chiesto se c’era qualcosa che potevamo fare e lui con un gran sorriso e qualche battuta ci ha detto “no amici tranquilli, faccio due passi”. Tenete presente però che il primo essere umano munito di veicolo motorizzat­o o con un qualche tipo di aiuto meccanico era a più di 10 km...».

Sentimento Sagan si è anche di recente definito un «padre orgoglioso e felice» sui social: il riferiment­o è al figliolett­o Marlon, 4 anni e mezzo, che — un video lo testimonia — è capace di andare in bici senza mani. Divertimen­to, già: proprio quello da cui papà Peter è ripartito.

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La Mtb usata da Peter è la Stumpjumpe­r; per il gravel, Peter e il compagno di squadra Daniel Oss utilizzano la S-Works Crux: tutti modelli Specialize­d
JORDAN CLARK HAGGARD Passione infinita La Mtb usata da Peter è la Stumpjumpe­r; per il gravel, Peter e il compagno di squadra Daniel Oss utilizzano la S-Works Crux: tutti modelli Specialize­d
 ?? ?? Tre volte iridato Peter Sagan, 32 anni, ha vinto il Mondiale su strada nel 2015, 2016 e 2017
Tre volte iridato Peter Sagan, 32 anni, ha vinto il Mondiale su strada nel 2015, 2016 e 2017

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