L’erba di Berrettini Vince in rimonta il derby con Sonego «Gran bel match»
Oggi semifinale con Otte. Sui punti persi di Wimbledon: «Mi hanno fregato...»
Il derby vinto in rimonta contro l’amico Lorenzo Sonego, un bel piatto di pasta offerto al rientro in spogliatoio, una semifinale da giocare oggi contro il tedesco Oscar Otte, numero 61 al mondo. Per essere al primo torneo dopo tre mesi di stop, a Matteo Berrettini le cose non vanno così male. Come mercoledì contro il moldovo Albot, anche ieri il numero 10 al mondo ha giocato tre set — 3-6 6-3 6-4 i parziali, dopo due ore e 19 minuti di gioco — di un’intensità sempre crescente. Segno non solo che la mano destra operata sta meglio, ma pure che la condizione fisica e la tenuta mentale sono solide.
Crescendo I tre set di ieri sono stati un crescendo. Nel primo, Sonego è riuscito a sfruttare una bassa percentuale al servizio di Berrettini, costringendolo a muoversi molto; nel secondo l’efficacia al servizio di Matteo — che a Stoccarda aveva trionfato nel 2019 e che da quell’anno, sull’erba, ha perso soltanto contro Goffin e contro Federer e Djokovic — è cresciuta vertiginosamente. Nel terzo set l’incontro ha visto aumentare ancora il livello tecnico, con Berrettini bravo a strappare il break a Sonego nel terzo gioco. Poi, nel servire per il match sul 5-4, ha infilato un passante di rovescio decisivo, perché Sonego era 0-15 e sembrava poter tornare ancora in partita. «Io e Lorenzo giochiamo nei migliori tornei, è uno dei pochi amici che ho in questo tour — ha raccontato Berrettini a fine partita —, ci alleniamo insieme e non è facile giocarci contro perché ci conosciamo. In alcuni momenti abbiamo giocato il nostro miglior tennis». Berrettini ha intenzione di giocare parecchio, nelle prossime settimane, non solo sull’erba, in preparazione di Wimbledon. Il fatto è che la decisione presa a
maggio dall’Atp e dalla Wta di non assegnare punti nello slam sull’erba londinese, dopo l’esclusione dei tennisti russi e bielorussi, lo costringerà a fare gli straordinari per mantenere la posizione in classifica, già segnata dallo stop (era 6° prima di dare forfait a Indian Wells). A Wimbledon avrebbe dovuto difendere i punti pesanti conquistati l’anno scorso con l’accesso in finale, e invece quei punti li dovrà cercare altrove. «Mi sono fatto fregare — ha detto il romano —. È una situazione difficile, ho tanti punti da difendere e ora non posso farlo. Tutti noi lottiamo per fare punti e devo trovare una via diversa per riuscirci». L’idea, da parte del pubblico, è che comunque Wimbledon rimanga Wimbledon.
Berrettini ha spiegato che la decisione di annullare l’assegnazione dei punti cambia le prospettive di chi scende in campo. «Per i giocatori sarà una cosa totalmente diversa. Ciò che è successo ai giocatori russi e ai bielorussi è brutto, ma per gli altri la situazione non è corretta».
Per i russi e i bielorussi esclusi da Londra è brutto, ma la decisione la pagano anche tutti gli altri
Sinner, niente Halle
Intanto Jannik Sinner si è cancellato dal torneo sull’erba della prossima settimana ad Halle. L’altoatesino non ha ancora superato l’infortunio al ginocchio sinistro che lo aveva costretto al ritiro al Roland Garros.
Matteo Berrettini