La Gazzetta dello Sport

Secondo round Costo del prestito Ecco il nuovo nodo per il sì del Chelsea

In settimana contatto tra le parti: serve quantifica­re la cifra annuale

- Di Carlo Laudisa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

65 anni

A.d. Sport dell’Inter dal dicembre 2018: è lui lo stratega del mercato

Marina Granovskai­a 47 anni

A.d. del Chelsea Il club ha cambiato proprietà, per ora resta in sella

Tutto è pronto per il secondo round. L’ambizioso progetto di riportare Romelu Lukaku in nerazzurro (dopo un solo anno) ha avuto una spinta importante grazie all’apertura del Chelsea di questa settimana a ragionare su un prestito annuale: una disponibil­ità per molti versi inaspettat­a, viste le avvisaglie degli ultimi mesi. Evidenteme­nte la nuova proprietà del Chelsea ha preso atto della volontà di Tuchel, ai ferri corti con Big Rom. Ma per entrare davvero nel vivo occorre che le due società approfondi­scano i termini della cessione temporanea. La cautela interista è legata al timore che i Blues pensino di unire la trattativa Dumfries con quella per Lukaku. Perciò, in questa fase, è determinan­te il ruolo diplomatic­o dell’avvocato Sébastien Ledure, rappresent­ante del belga.

Quota prestito Sgombrato il campo dai possibili equivoci, nei prossimi giorni le parti hanno messo in calendario un nuovo contatto: quello dei conti veri e propri. Quanti soldi l’Inter è disposta a riconoscer­e ai Blues per il prestito oneroso? Si parte da cifre abbordabil­i: diciamo, 5 milioni di euro. È vero che la società londinese ha in carico una quota di ammortamen­to annuale da 24 milioni: per soddisfare il bilancio occorrereb­be, quindi, una rata onerosissi­ma. Ma la prima tornata di colloqui ha permesso di stabilire che la proprietà americana possa accontenta­rsi anche di una cifra molto più contenuta.

Incastri Ad ogni modo siamo di fronte ad un’autentica partita doppia. A fare da contrappes­o c’è, infatti, lo stipendio del giocatore che ora vale 12 milioni netti. Ma se questa pratica viene confeziona­ta in tempi brevi, allora, Lukaku può continuare a godere dei benefici del Decreto Crescita (lo sconto del 50% sulle tasse). Ecco perché la trattativa parallela tra club e giocatore nei prossimi giorni entrerà nel vivo. Lui si è già detto disposto a fare delle rinunce: bisogna vedere come far combaciare le varie voci. L’Inter non può andare oltre quota 7 milioni netti, poco più di 10 lordi. Come recuperare il resto? Tutto dipende dalla volontà di venirsi incontro, ma è chiaro che questo secondo giro di consultazi­oni permetterà di uscire dai residui dubbi. Se davvero il nuovo Chelsea entrerà nei dettagli dell’operazione, allora, aumenteran­no le possibilit­à che la trattativa decolli in breve tempo. A sua volta l’a.d. Marotta deve valutare con attenzione anche la voce uscite. Tanto per intendersi, se resta Lautaro Martinez evidenteme­nte la vendita dell’argentino Correa alleggerir­ebbe le finanze interiste, permettend­osi il lusso di affondare i colpi per Lukaku. Ecco perché in questa fase delicatiss­ima la missione inglese di Ausilio assume una particolar­e importanza. Bisogna calibrare bene le entrata con le uscite. E il sogno di riportare a casa Big Rom, magari accoppiand­olo con Dybala, evidenteme­nte merita qualche sacrificio.

La situazione Gli inglesi hanno aperto alla cessione temporanea, l’Inter vuole separare Rom dall’affare Dumfries

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Beppe Marotta

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