Bautista trionfa a Misano e strappa applausi pure a Rossi
Tre Ducati ai primi 4 posti con Rinaldi e Bassani dietro Rea. Ai box Valentino (con Sofia) e Biaggi. Oggi le altre 2 gare
Alvaro Bautista trionfa in Gara-1 a Misano dopo un bellissimo duello ingaggiato con Jonathan Rea, che alla fine ha dovuto accontentarsi del secondo posto. Scattato dalla pole position, l’alfiere della Ducati porta la moto di Borgo Panigale sul gradino più alto del podio realizzando nelle fasi finali della gara anche il giro record. È il 5° successo stagionale, il 21° in carriera, per lo spagnolo, sempre più leader della classifica iridata. Una vittoria casalinga ancora più “gustosa” per la Rossa, che porta sul podio Michael Ruben Rinaldi, 3° grazie anche al ritiro di Toprak Razgatlioglu, che dopo una prima fase di gara in testa, alla fine è stato costretto ad abbandonare all’inizio del 14° giro per un problema meccanico sulla sua Yamaha. Una botta importante per il morale e per la classifica, per il turco campione del mondo in carica, che con il secondo zero stagionale scivola a 77 punti da Bautista, ora a quota 186, 22 più di
Rea. Quarto, in generale, Andrea Locatelli con la seconda Yamaha ufficiale, a 94 punti. E quarto, ma al termine dei 21 giri di gara, miglior risultato stagionale e primo dei piloti privati, Axel Bassani, ancora in sella a una Panigale V4R. Chiude la Top 5 Alex Lowes con la seconda Kawasaki ufficiale, davanti a Locatelli.
Rossi spettatore Davanti a Valentino Rossi, Max Biaggi, Marco Bezzecchi e Luca Marini, spettatori lungo la pista, pronostico rispettato, quindi, per Bautista, che sin da venerdì ha dimostrato di avere un qualcosa in più di tutti: «Il feeling con la moto era abbastanza buono, ma con 50° d’asfalto, le condizioni erano estreme — racconta lo spagnolo —. Sono molto contento, vincere in casa della Ducati è una sensazione unica, dopo due anni difficili arrivare a Misano e vincere subito è speciale, grazie a tutti i ducatisti». Soddisfatto anche Rea, che dopo avere scavalcato Razgatlioglu, ha provato, inutilmente la fuga: «All’inizio avevo un buon ritmo, ma col passare dei giri ho dovuto usare tanta energia e sfruttare le gomme al massimo. E nello stare dietro alla Ducati mi sono sentito impotente». Oggi si replica, con la Superpole Race alle 11 e gara-2 alle 15.15.