La Gazzetta dello Sport

Matteo in finale sull’amata erba «Non era scontato dopo l’operazione»

Oggi alle 15 a Stoccarda contro Murray. «Su questa superficie Andy ha fatto la storia»

- Di Luca Mariananto­ni

C’è un feeling particolar­e tra Matteo Berrettini e l’erba di Stoccarda. A tre anni dal torneo che lo lanciò in orbita, il primo appuntamen­to dopo l’operazione alla mano del marzo scorso vale a Berrettini la prima finale dell’anno (alle 15 in diretta su Sky Sport e Supertenni­s): due tiebreak molto combattuti e pratica archiviata contro il tedesco Oscar Otte. Una semifinale decisa da pochissimi punti che Matteo ha giocato con molta solidità, senza concedere palle break, ma dovendo annullare, con uno dei 18 ace, un pericoloso set point per Otte nel tiebreak del primo set. L’unica opportunit­à per strappare il servizio l’ha avuta Matteo, sul 4-4 del primo set, ma Otte l’ha cancellata con un serve and volley. «Credo che sia stata una partita di livello molto alto racconta Berrettini - . Dal punto di vista mentale e fisico sono stato molto presente in tutti i miei turni di battuta e nei due tiebreak. Sono molto contento perché al primo torneo non era scontato che tornassi subito in finale. Nelle ultime settimane ho fatto un grande lavoro con il mio team per poter tornare a questi livelli in così poco tempo. La mano ha reagito molto bene, il mio fisico pure. Quando torni a calpestare l’erba dopo tanto tempo, ci sono sempre dei doloretti vari, ma è tutto sotto controllo».

La classifica La vittoria contro Otte, numero 61 del mondo, permette a Matteo di portare la serie di vittorie consecutiv­e a Stoccarda a quota 8 e di conservare un posto tra i primi 10 per appena 15 punti; è questo il risicato vantaggio che l’azzurro conserva nei confronti del britannico Cameron Norrie. Quella che inizierà domani sarà per Berrettini la 116a settimana di fila nei top ten. Lunedì 20 giugno però Matteo perderà i 500 punti vinti al Queen’s 2021 e i 90 di Halle 2019. Una doppia cambiale pesantissi­ma che lo potrebbe costringer­e, anche bissando il titolo al Queen’s, a dover abbandonar­e il prestigios­o club dei top ten. «Alla classifica ha continuato Matteo - è inutile guardare dopo tutti questi mesi di stop. L’importante è vincere partita dopo partita. Murray su questa superficie è uno che ha scritto la storia del tennis. La giocherò con la massima fiducia possibile. Il mio livello sta crescendo. Ho ripreso la marcia giusta e questo mi rende contento a prescinder­e dal risultato finale».

Riecco Murray Tra Berrettini e il sesto titolo Atp della carriera c’è di mezzo il 35enne Andy Murray che giunge alla 70a finale della carriera (la decima sull’erba) dopo il successo in due set su Nick Kyrgios. Un primo set lottato (due palle break salvate da Murray sul 3 pari del primo set), e dopo il tiebreak l’australian­o ha staccato la spina, uscendo di partita dopo il penalty game d’inizio secondo set. «So che il mio comportame­nto non è stato il massimo - ha scritto Kyrgios su Instagram - ma commenti dal pubblico come “piccola pecora nera” o “taci e gioca” non sono accettabil­i». «Sono orgoglioso - ha detto Murray - per lo sforzo che ho fatto. È passato tanto dall’ultima finale su erba (Wimbledon 2016, ndr), da allora ho avuto molti alti

e bassi, ma ho continuato a stringere i denti, a lavorare sodo e ora torno a giocarne una. Spesso su erba, quando giochi un tennis molto veloce, le partite vengono decise da uno o due punti. E io mi sono sentito molto sicuro proprio nelle fasi conclusive del primo set». È la seconda finale dell’anno per Murray dopo il ritorno a Sydney tre anni dopo la precedente.

Erba azzurra Per Berrettini sarà la quarta finale sull’erba dopo quelle vinte a Stoccarda 2019 e Queen’s 2021, e quella persa a Wimbledon 2021. Per l’Italia invece sarà la decima assoluta dell’era Open sull’erba. Oltre a Berrettini gli altri italiani ad aver raggiunto una finale sull’erba sono Laurence Tieleman al Queen’s nel 1998, battuto da Scott Draper, Andreas Seppi, campione a Eastbourne 2011, finalista nel 2012 e ad Halle 2015, e Lorenzo Sonego vincitore ad Antalya 2019 e finalista a Eastbourne 2021.

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