Azzurrini, l’ulti Mo sforzo
L’Italia di Nicolato affronta l’Irlanda Basta un pareggio per l’Europeo 2023 Ad Ascoli, Pellegri guida un gruppo che crea tanto ma poi fatica a fare gol
Èarrivato il momento di passare all’incasso. Serve l’ultimo passo, anche un punticino e basta, per guadagnare l’accesso all’Europeo di Georgia e Romania, l’estate prossima. L’Under 21 di Paolo Nicolato ha di fronte l’ultimo ostacolo, l’Irlanda già battuta a domicilio all’andata (gol di Lucca e Cancellieri) e già sicura, come noi, dell’accesso agli spareggi come seconda classificata: per i verdi è la prima volta nella loro storia che raggiungono i playoff, e potrebbero essere contenti così, per gli azzurri sarebbe una delusione che non renderebbe merito al lavoro di questo ciclo. L’Italia ha ottenuto un credito forte dalla campagna di qualificazione, sia in termini di risultati – non abbastanza in gol, però – sia come riconoscimento del calcio praticato. L’assedio dell’ultima mezzora in Svezia, non il primo per una squadra che crea tantissimo e concretizza troppo poco, per quanto improduttivo ha risvegliato l’interesse del pubblico, meritandosi il sostegno incondizionato. E Ascoli è chiamata a tifare in massa oggi al Del Duca.
Precedenti L’Under 21 è per tradizione la squadra-simpatia, la voglia di gioventù invocata anche per la Nazionale maggiore ha trovato risposta nella voglia e nelle qualità di questi ra
gazzi. Non da oggi. Questo biennio è stato meno condizionato dagli incidenti di percorso di quello scorso, eppure vale la pena ricordare che proprio contro l’Irlanda arrivò una vittoria decisiva sulla strada dell’Europeo precedente. Con il gruppo della 21 in isolamento causa Covid, andò in campo un’Under 20 “rinforzata” da qualche titolare (Cutrone, Tonali, Sottil): in quell’occasione, debuttò Samuele Ricci, che un anno e mezzo dopo si ripresenta contro gli stessi avversari con la fascia da capitano al braccio e da leader assoluto di questa Nazionale. È l’unico superstite “di campo” di quel match, in panchina c’erano invece anche Okoli, oggi inamovibile gigante difensivo degli azzurrini, e Vignato, il talentino dal tocco delicato che oggi potrebbe riprendersi un posto tra gli undici. Gli irlandesi invece preferiscono ricordare il precedente di dieci anni fa: vinsero 4-2 a Casarano, in una partita strana, con l’Italia già qualificata e in superiorità numerica per oltre un’ora. Era un’Under 21 che segnava tantissimo con Immobile, Insigne, Gabbiadini (27 gol nelle qualificazioni…) e che poi all’Europeo arrivò in finale, schiantata dalla Spagna di Morata, di Isco e soprattutto di un gigantesco Thiago Alcantara.
Che numeri Questa squadra ha molte più difficoltà a finalizzare (14 reti, i migliori marcatori sono Rovella, Vignato, Lucca e Cancellieri con appena 2 centri ciascuno) ma non nel creare occasioni né a concederle. E ha un forte senso del dominio. All’Italia piace “fare” la partita, comandare il gioco, così corre anche pochi rischi. Finora ha incassato solo 4 gol e non è mai stata in svantaggio a lungo: è successo in due occasioni, per due minuti in Montenegro (Ricci replicò a Rakonjac) e per poco più di un tempo proprio nell’ultima uscita in Svezia. A Helsingborg Nicolato ha perso il portiere titolare Carnesecchi alla vigilia e Lovato, uno dei perni difensivi, dopo pochi minuti di gioco. Ma questa Italia ha imparato a superare le difficoltà e ad adattarsi ai contesti: di solito gioca a quattro e con il tridente davanti, ma in Svezia si è rimodellata con la difesa a tre – pur improvvisando con il debutto di Viti – e con due attaccanti. L’esito, dal punto di vista della prestazione, è stato comunque positivo. I cinque giorni dalla partita in Svezia hanno permesso di recuperare le energie. Molti saranno confermati, a partire da Pellegri al centro dell’attacco. Ancora un passo, ragazzi.