Pellegrini, Zaniolo e l’ultimo desiderio di Fabio
Morto Ridolfi: malato di tetraparesi aveva chiesto la sedazione assistita Due video per lui, tifoso romanista
Un amore che non si può spiegare. O forse sì, se quell’amore ti strappa un sorriso negli ultimi istanti di una vita che ti ha riservato un finale dolce e crudele. È quello che hanno cercato di fare Lorenzo Pellegrini e Nicolò Zaniolo , inviando a Fabio Ridolfi un videomessaggio di affetto e vicinanza. Quello del capitano della Roma è stato visto da Fabio, quello di Nicolò per motivi di tempo no, ma il suo affetto è comunque arrivato alla famiglia. Da ieri Fabio non c’è più e ha smesso di soffrire, ma quell’amore lo ha sentito fino all’ultimo istante. Per questo, quando gli hanno chiesto di esprimere un desiderio, ha chiesto la possibilità di incontrare i suoi giocatori preferiti. Non ce ne è stato il tempo, ma il messaggio è arrivato forte e sincero.
L’ultimo abbraccio Con emozione, e anche un pizzico di imbarazzo, Pellegrini ha inviato il suo video al 46enne di Fermignano, immobilizzato da 18 anni a letto a causa di una tetraparesi. Stava tentando da tempo, con l’assistenza dell’associazione Luca Coscioni, l’accesso al suicidio assistito, e dopo una lunghissima attesa, aveva ottenuto il via libera dal Comitato etico. In un documento, però, erano sorti altri problemi, così nei giorni scorsi Fabio aveva comunicato la scelta di ricorrere alla sedazione profonda e continua e da ieri ha iniziato il suo viaggio verso un mondo che speriamo tutti sia migliore. «Non posso essere lì, ma ci tenevo tanto a mandarti un grande saluto, un abbraccio e un bacio», sono state le parole di Pellegrini. La famiglia Ridolfi lo ha ringraziato: «Hai esaudito un suo desiderio ed è stato un regalo enorme per lui. Come gli ho detto poco tempo fa: “Te ne vai da Campione d’Europa” e questa coppa lo ha reso ancora più orgoglioso di tifare Roma».
C’è stata una canzone che, più di tutte, ha accompagnato il percorso della squadra di Mourinho in questa stagione: «Mai sola mai», di Marco Conidi. In una strofa dice: «Ci sono stati giorni amari che avevo solamente te e poco altro per star bene». Di giorni amari Fabio Ridolfi ne ha vissuti davvero tanti. Ma Lorenzo Pellegrini e Nicolò Zaniolo hanno cercato, per quanto possibile, di essere quel «poco altro» per farlo star bene. La speranza è che, anche per un attimo, ci siano riusciti.