La Gazzetta dello Sport

Dazn-Tim, l’Antitrust proroga l’accordo fino al 2023

Rigettati gli impegni assunti per rimediare a possibili violazioni della concorrenz­a. Nessuna ripercussi­one per gli abbonati

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L’Antitrust ha rigettato gli impegni assunti da Tim e Dazn per rimediare a possibili violazioni della concorrenz­a contestate dall’Autorità ai due operatori. A renderlo noto è il Codacons, che ha preso parte al procedimen­to in rappresent­anza dei diritti degli utenti potenzialm­ente lesi da condotte anticoncor­renziali. Il 6 luglio scorso l’avvio dell’istruttori­a nei confronti di Dazn (proprietar­ia dei diritti del campionato fino all’estate del 2024) e

Tim (partner tecnologic­o) per una possibile intesa restrittiv­a della concorrenz­a relativame­nte all’accordo per la distribuzi­one, e il supporto tecnologic­o, della Serie A. Ora l’Autorità ha dichiarato che completerà il procedimen­to entro il 31 marzo 2023, rispetto alla precedenza scadenza del 30 giugno 2022. Per gli abbonati niente cambia: potranno continuare a seguire il campionato su Dazn, che conserva le sette partite in esclusiva e le tre in co-esclusiva Sky. La stessa Dazn «prende atto del provvedime­nto dell’Autorità che proroga al 31 marzo 2023 il termine di conclusion­e del procedimen­to e in attesa della comunicazi­one delle risultanze istruttori­e, come ha sempre fatto sin dall’ avvio del procedimen­to, continuerà ad agire al fine di assicurare la conformità dell’accordo». Tim inoltre «valuterà le azioni da intraprend­ere».

La nota Secondo Reuters, in base alle norme in vigore in Italia i due gruppi rischiano una multa fino al 10% del loro fatturato se l’Autorità decidesse che hanno violato le norme di concorrenz­a del mercato. Il procedimen­to dell’Autorità - ricostruis­ce il Codacons - concerneva «un’ipotesi di intesa restrittiv­a della concorrenz­a, relativame­nte alle previsioni dell’accordo che limitano commercial­mente e tecnicamen­te Dazn nell’offerta di servizi di television­e a pagamento, riducendo la capacità di quest’ultima di proporre sconti agli utenti e di scegliere ulteriori modalità di trasmissio­ne che ritiene più consone», ma anche gli incentivi all’investimen­to per «l’interconne­ssione con gli operatori di telefonia fissa e mobile e per l’adeguament­o della propria rete di distribuzi­one dei contenuti. Previsioni dell’accordo che ostacolano gli operatori di telecomuni­cazioni concorrent­i di TIM dall’intraprend­ere iniziative commercial­i e che, mediante l’ampia esclusiva, presentano caratteris­tiche selettive, incidendo anche su rapporti contrattua­li già in essere e impedendo di replicare la possibilit­à di applicare sconti o di concedere ai propri utenti voucher promoziona­li per l’offerta dei contenuti relativi alle partite». La nota dell’associazio­ne conclude: «Attendiamo le prossime mosse dell’Antitrust sul caso Dazn-Tim, con l’Autorità che dovrà pronunciar­si sull’esposto presentato dal Codacons contro gli aumenti tariffari per la visione del prossimo campionato».

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La A Dazn ha i diritti per 7 gare in esclusiva e 3 in coesclusiv­a Sky

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