«Ho fatto ridere... ma è un bel segnale Mi sono ritrovato»
Pensa di aver vinto e alza il pugno: 2° Per il c.t. Bennati sarà leader al Mondiale
«Mentre andavo alla partenza della tappa mi è arrivato un messaggio di Bennati con lo screenshot della Gazzetta dello Sport e le sue dichiarazioni sul percorso Mondiale, dove afferma che è adatto a me. Le parole nel messaggio sono state inequivocabili: “Ora sono cavoli tuoi…”». Alberto Bettiol racconta così la vigilia della 2a tappa del Giro di Svizzera con arrivo a Aesch. Il vincitore del Fiandre 2019 è stato ‘involontario’ protagonista nel finale quando ha esultato per il successo allo sprint non rendendosi conto che 38” prima aveva già vinto il norvegese Leknessund (resta leader l’inglese Williams). Una vittoria che manca dal 27 maggio 2022 al Giro d’Italia.
3Bettiol, cos’è successo?
«Mi sono messo alla ruota del mio compagno di squadra Bissegger che mi ha riportato davanti ai 500 metri. Forse non avevamo messo bene l’auricolare della radiolina, ma entrambi non abbiamo sentito la comunicazione dall’ammiraglia. E poi quando il gruppo ha ripreso il nostro compagno Rutsch pensavo che non ci fosse più nessuno davanti. Ho sprintato e ho esultato».
3 Arrabbiato per la beffa finale? «Sono talmente felice per quello che sono riuscito a fare che il resto passa in secondo piano. Alla fine ci faccio una risata e mi diverto a rispondere sui social a chi parla dell’episodio». 3Ma
quell’esultanza ha un significato che va oltre la vittoria o il piazzamento…
«Questo risultato, anche se non è arrivato il successo, mi dà morale dopo un periodo complicato. È un segnale perché nel ciclismo ci metto tutto me stesso e quest’anno la positività al Covid in altura prima della Tirreno mi ha stravolto i piani e la condizione. Una volta guarito, ho fatto un vero e proprio bagno d’umiltà mettendo da parte l’orgoglio. Sono tornato ad allenarmi, in ale ora sto trovando buone sensazioni. Ora devo soltanto correre, fare fatica, correre un grande giro (non lo fa dal Giro 2021 dove ha vinto a Stradella, ndr) per ritrovare lo spunto».
3A fine stagione lascerà le corse Vincenzo Nibali, uno dei suoi migliori amici…
«Conoscendo quanto ama questo sport, sono felice per lui che ha trovato la forza per dire basta. Non è così scontato. Certo, mi fa paura perché perdo uno dei compagni d’allenamento che ogni giorno da Lugano condivideva le fatiche del ciclismo. Io, lui e Ulissi partiamo da Lugano e poi lungo la strada si unisce Pozzovivo che vive a Morcote, a 15’ da noi. Durante il lockdown abbiamo condiviso molti allenamenti».
3Le parole del c.t. Bennati le hanno fatto piacere?
«Certo. Con Daniele ci siamo dati appuntamento al Tricolore del 26 giugno. Lì ci confronteretura, mo sui progetti estivi». 3Oggi
la terza tappa arriva a Grenchen, la città dove Ganna ha intenzione di tentare a fine agosto il record dell’Ora.
«Credo che Filippo possa riuscire nell’impresa. Ho vissuto con lui durante i Giochi e ho visto quanto è meticoloso. Se si mette in testa qualcosa, arriva all’obiettivo. E poi corre in una squadra che non lascia nulla al caso. Vedendolo all’opera ha tutto per stare un’ora ad alte frequenze».
3Quali sono i suoi programmi dopo il Giro di Svizzera?
«Domenica torno a Lugano poi il venerdì dopo vado in Puglia per il Tricolore. Una volta corso il campionato italiano, mi concentrerò sul Tour de France. La prima settimana è sempre quella più rischiosa, bisogna stare attenti alle cadute. Poi dalla seconda settimana montagne e fughe da lontano dove spero di buttarmi. Certo, dopo una tappa al Giro non sarebbe male vincerne una al Tour».
3 Come preparerà la parte finale della stagione?
«È saltata la partecipazione all’Eneco a fine agosto (la corsa non si farà, ndr) è quindi il dopo Tour è da scoprire. Giro di Danimarca e Gran Bretagna, le corse in Canada. Vedremo, ne parlerò anche con Bennati per capire quale possano esser le scelte migliori in vista di fine stagione».
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