INCONTRO A MONTECARLO IL D.S. CAMPOS CI PROVA ALLEGRI NON SI MUOVE: «RIMANGO ALLA JUVE»
I parigini cercano una nuova guida, il dirigente vive nel Principato: la versione ufficiale è “incontro casuale”, in realtà c’è stato un estremo tentativo con l’allenatore
he casualità... Max Allegri si concede una pausa di relax a Montecarlo e (ri)trova il suo vecchio amico Luis Campos, da pochi giorni plenipotenziario del mercato del ricchissimo Psg e con un pallino fisso: scegliere il nuovo allenatore. Una “casualità”, dicono tutti i protagonisti della vicenda e spergiurano che sia stata una fatale combinazione. In realtà le giustificazioni a posteriori arrivano nel tardo pomeriggio dopo che un anonimo sui social pubblica la foto incriminata: l’allenatore della Juve e il dirigente portoghese sorridenti all’Hotel de Paris, luogo di incontro esclusivo nel Principato. L’immagine rubata sulle prime lascia spazio a mille interrogativi: è una vecchia foto? Quanto vecchia? La vicenda diventa imbarazzante quando si appura che l’incontro è avvenuto proprio ieri, accompagnato da un pranzo più che cordiale. La Juventus sulle prime minimizza, poi ammette che il faccia a faccia è stato «casuale», appunto. Guarda caso la stessa versione che arriva dall’entourage dell’allenatore bianconero.
Tentativo Il tecnico livornese rientrerà oggi in Italia, a conclusione di questo spicchio di vacanza. Invece il manager dell’emiro Al-Thani resta a casa sua (non si è mai trasferito: disse no anche al Milan per questo) per provare a sciogliere al più presto il nodo dell’erede di Pochettino. Nonostante la cortina fumogena, infatti, il rendez vous monegasco è stato il tentativo estremo di convincere Allegri a sposare la causa parigina. La sua risposta è stata netta: «Ho un impegno con la Juve che va al di là del contratto. Resto a Torino». Ovviamente questa frase rende il senso di una chiacchierata in cui si è parlato anche d’altro. A sentire la campana di Campos è stata solo una rimpatriata tra vecchi amici per confrontarsi sul mercato. Ma di chi? Questa storia, da qualunque lato la si legga, apre degli squarci sul futuro. Già nelle scorse settimane l’uomo di fiducia dei qatarioti aveva avvicinato Allegri, rimettendogli la pulce nell’orecchio. Ma sin dall’inizio la risposta è stata netta, risoluta. Il livornese è chiaramente lusingato dall’idea di gestire lo squadrone di Francia, ma allo stesso tempo è determinato a far decollare il progetto concordato con Andrea Agnelli un anno fa.
Tensione Negli ultimi giorni negli ambienti bianconeri si era sparsa la voce di un’aria frizzantina alla Continassa. Secondo i falchi Max si sarebbe innervosito per una campagna acquisti evidentemente a rilento. E i contrattempi sono sotto gli occhi di tutti. Eppure questi no in serie alla superpotenza parigina dimostrano che l’allenatore juventino non è assolutamente alla ricerca di dribbling. E dire che il dirigente del Paris Saint Germain nei contatti precedenti aveva presentato offerte principesche dal punto di vista economico: un triennale da 12 milioni netti a stagione. A tal proposito va ricordato che il responsabile tecnico di Agnelli ha un contratto sino al 2025 con uno stipendio medio di 8 milioni netti per anno. Gli argomenti economici, però, non hanno funzionato. Max un anno fa ha fatto una vera e propria scelta di vita, rinunciando in quell’occasione ad un contratto altrettanto ricco del Real Madrid. E ora si dimostra coerente. È altrettanto chiaro, però, che la stagione entrante sarà in ogni caso decisiva per l’allenatore toscano, consapevole di come alla Continassa non si conoscano alternative alle vittorie.
Incertezze Tornando alla sponda del Psg va messo in rilievo come il tentativo estremo per Allegri sia figlio delle attuali incertezze sulla delicata questione della panchina. Da mesi si parla di un interesse per Zinedine Zidane, ma l’ex madridista fa spallucce: aspetta la nazionale per il dopo-Deschamps. Proprio ieri in Spagna hanno parlato di un
blitz di Zizou a Doha, invitato dalla famiglia Al-Thani. Ma su questa opzione resta un alone di mistero. Piuttosto a Parigi trova sempre molti favori la candidatura di Galtier, ora al Nizza. Proprio sotto la sua guida (con Campos in regia) il Lilla due stagioni fa ha trionfato in Ligue 1 ai danni della corazzata parigina. E secondo molti il manager portoghese, a questo punto, punterebbe forte su di lui, anche se non ha ancora ottenuto semaforo verde da Doha. In tutto ciò va ricordato che l’argentino Pochettino è ancora sotto contratto (il club ieri ha smentito le voci di esonero) e prima del turnover in panchina serve trovare l’intesa con lui per la risoluzione.
Feeling Difficile, insomma, che le frenesie del Psg tocchino ulteriormente la Juventus. L’oggi di Allegri è chiarissimo. Semmai sarà interessante capire cosa può accadere da qui in avanti alla Continassa e dintorni. La fotografia di Montecarlo dimostra che fuori dall’Italia Max ha ancora estimatori. La scommessa è che anche a Torino ci sia sempre più feeling.