Hellas, si svolta con Cioffi E parte l’assalto a Henry
Ufficiale il tecnico ex Udinese, oggi il nuovo d.s. Marroccu Il dopo Tudor procede senza strappi: piace anche Carboni
Inizia il tempo di Gabriele Cioffi all’Hellas. L’intesa era già stata raggiunta da settimane (di fatto, nei giorni immediatamente successivi la fine del campionato), la firma è arrivata ieri: contratto biennale da 500mila euro netti a stagione per il nuovo allenatore del Verona. Il club gialloblù, chiuso il magnifico ciclo che ha avuto in Tony D’Amico il riferimento al fianco di Ivan Juric, prima, e di Igor Tudor, dopo il breve transito in panchina di Eusebio Di Francesco, ricomincia così.
La scelta Maurizio Setti, salutati i protagonisti di un periodo scandito da tre salvezze consecutive, ha deciso di puntare su Francesco Marroccu nel ruolo di direttore sportivo (oggi pomeriggio ci sarà la sua presentazione ufficiale) e, dunque, su Cioffi come allenatore. All’Udinese, subentrando a Luca Gotti, di cui era il vice, ha messo al sicuro la squadra e ha lavorato bene, dandole gioco e identità. Tant’è, a Udine era tutto apparecchiato per la sua permanenza, ma la scelta di Cioffi è stata un’altra: l’Hellas, dunque, per cominciare con una nuova sfida. Con sé avrà lo staff con cui è stato in bianconero: Giampiero Pinzi assistente, preparatore atletico Antonio Bovenzi, Enrico Iodice match analyst. E nel gruppo avrà spazio anche Matteo Cioffi, fratello di Gabriele e psicologo dello sport. Con loro interverrà su un Verona che sarà modificato in maniera considerevole in sede di mercato.
I cambiamenti Sono molti i pezzi pregiati dell’Hellas per cui c’è un forte interesse. Antonin Barak piace al Napoli, Nicolò Casale è un obiettivo della Lazio, che punta anche a Ivan Ilic, seguito con insistenza dall’Atalanta. E poi c’è Giovanni Simeone, capocannoniere del Verona 2021-2022 con 17 gol, riscattato dall’Hellas, che ha rilevato il suo cartellino dal Cagliari. Tuttavia, il Cholito difficilmente resterà: si prospetta un’asta per ingaggiarlo, con la Juventus che ci ha pensato, come pure, ancora, la Lazio. All’estero, ci sono Valencia, Siviglia e Villarreal, in Spagna, e Inghilterra l’Arsenal e il Newcastle. Attenzione, inoltre, al Monza, che guarda verso Gianluca Caprari. Ma il Verona si muove in entrata con l’arrivo ormai definitivo di Roberto Piccoli (in prestito dall’Atalanta. che in precedenza lo aveva girato a
Spezia e Genoa) e la trattativa avviata col Venezia per Thomas Henry. Occhio a Tochi Chukwuani, prelevato dal Nordsjaelland, centrocampista di prospettiva (è del 2003), peso e qualità. Nelle scorse ore, poi, c’è stato un inconto a Milano con l’Inter in sede per Franco Carboni, 19 anni, esterno della Primavera nerazzurra, alla presenza dell’agente del giocatore, Beppe Riso. «Carboni ci piace: stiamo lavorando», ha detto Marroccu a Sky.
Le idee All’Udinese, Cioffi ha impiegato il 3-5-2. Il Verona, in questi anni, ha avuto un progetto tattico consolidato e redditizio col 3-4-2-1. Ci sono dei tratti comuni, la linea difensiva a tre è una di queste. Le idee di Cioffi hanno altre analogie con quelle di Juric e Tudor: grande dinamismo, pressione alta, spinta sulle fasce, con i laterali chiamati a tagliare e andare al tiro. Davanti, tanto sarà determinato dalle caratteristiche degli uomini a disposizione. Il modulo con il “2+1” in attacco fu un’intuizione che ebbe Juric dopo pochi allenamenti in montagna. Da lì è derivato quello che di bello l’Hellas ha saputo fare e che Cioffi, adesso, punta a prolungare e sviluppare inserendo le convinzioni e la filosofia apprese in una carriera che l’ha visto allenare in Australia, negli Emirati Arabi e in Inghilterra (è stato, tra l’altro, il “secondo” di Gianfranco Zola al Birmingham City per poi andare a guidare il Crawley Town), prima di tornare in Italia. Un giramondo per il Verona.