La Gazzetta dello Sport

Che tridente con Dybala Rom-Lautaro-Joya Inter, che lusso Ma ora chi esce?

Bisognerà trovare l’equilibrio tra i big In bilico Dzeko, Correa idea Newcastle

- Di Filippo Conticello

L’interista medio aspetta con entusiasmo di riaccoglie­re il vecchio re belga, non vede l’ora di osservare da vicino il sinistro argentino che prima era nemico, ma nello stesso tempo fa rigirare in testa una domanda. La domanda. Come si farà ad aggiungere Lukaku e Dybala a Lautaro senza subire scossoni? Chi sarà il sacrificat­o in un attacco che conterebbe cinque pesi massimi, consideran­do anche Edin Dzeko e il Tucu Correa (ed escludendo già Alexis Sanchez che ha la valigia sull’uscio)? Di certo, se andassero in porto entrambe le operazioni su cui regna l’ottimismo, Simone Inzaghi con la Joya, Lukaku e il Toro avrebbe un tridente da mille e una notte per cancellare l’amaro dello scudetto sfuggito sul più bello e per tentare il rimbalzo europeo dopo il primo anno concluso agli ottavi. Sarebbe un lusso, ma pure una discreta responsabi­lità: non facile scegliere di volta in volta i titolari e la riserva, no, al tecnico onore e oneri.

Che tris La stagione fitta e anomala, con in mezzo il Mondiale a complicare la preparazio­ne, obbligherò comunque a una alternanza continua: anche per questo i nerazzurri stanno cercando con tanta insistenza di portare alla Pinetina sia il centravant­i del Chelsea sia l’ormai ex juventino. E, al momento, con uguale determinaz­ione, vorrebbero trattenere pure Lautaro, che non ha mai dato segnali di disamore verso l’Inter, anzi ha messo radici a Milano. Certo, siamo solo a metà giugno e il tempo dirà se il tridente resisterà alla prova suprema del mercato: dall’Atletico al Tottenham, non è escluso che qualche big del Continente si presenti prima o poi a Milano con l’assegno giusto per Martinez. In quel caso verranno fatte attentissi­me valutazion­i supplement­ari: resta sempre l’obbligo di chiudere il mercato con un surplus di una sessantina di milioni e, almeno momento, solo Skriniar e Dumfries hanno appeso dietro un cartellino con la scritta “vendesi”. Grazie a un reparto che avrebbe comunque aggiunto Lukaku e Dybala, sarebbe meno doloroso salutare il 10. In ogni caso, almeno in partenza, per far posto ai nuovi arrivati l’Inter sarebbe pronta a salutare una delle altre punte rimaste: o Dzeko, che ha solo un anno di contratto e, dopo aver fatto intraveder­e qualche lampo della vecchia luce, si è spento come una cometa, o il Tucu Correa, vecchio pallino di Simone è perso tra infortuni e prestazion­i altalenant­i.

In uscita Soprattutt­o sull’ex laziale qualche manovra inizia a vedersi e segnali arrivano non dall’Italia, ma dall’estero: non ci sono nette conferme sull’interesse del Marsiglia dell’ex maestro Sampaoli, mentre si sentono invece sireni inglesi. Non squadre di primissima fascia, ma club con portafogli pieni di sterline. Soprattutt­o il danaroso Newcastle potrebbe fare una mossa per l’argentino costato ai nerazzurri 31 milioni. Nella stessa misura, si potrebbe presto iniziare a ispezionar­e il mercato per Dzeko: tra big che cercano un centravant­i di riserva (in Spagna ieri è stato perfino fatto il nome del Real Madrid) e altre formazioni a caccia di un 9 che sia usato sicuro, la situazione è in evoluzione. Insomma, nella sede di Viale della Liberazion­e ci sarà un gran bel da fare e non solo per accogliere i campioni in entrata. Oggi, tra l’altro, tornerà nel suo ufficio al decimo piano anche il presidente Stevenz Zhang, rientrato ieri a Milano dopo una parentesi americana: sarà lui a benedire in tempi rapidi il super tridente nerazzurro, ma sarà sempre lui a ricordare i paletti (stretti) attorno a cui ci deve muovere per far quadrare i conti.

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GETTY Tridente da sogno Lukaku con Lautaro e Dybala: tre assi vestiti di nerazzurro

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