La Juve di ALLEGRI, NON C’È SOLTANTO POGBA
PRIORITÀ A DI MARIA, KOSTIC, MORATA
L
ivorno con gli amici di una vita e i familiari, poi una puntatina a Montecarlo, con tanto di incontro paparazzato con Luis Campos, neo d.s. del Psg, infine la Sardegna. L’estate di Massimiliano Allegri procede tra una località di villeggiatura e un’altra, ma sempre con il telefonino a portata di mano: c’è una squadra da rinforzare e Max ha molto peso nelle scelte di mercato. Il tecnico bianconero non solo non ha intenzione di mollare, ma rilancia: vuole una squadra formato scudetto, per tenere testa ai campioni d’Italia del Milan e all’Inter, che l’anno prossimo si ripresenteranno ai nastri di partenza con le stesse ambizioni della scorsa stagione. La lista è già sul tavolo della dirigenza bianconera da tempo, nell’incontro di fine stagione Allegri ha messo nero su bianco le sue priorità per aggiungere qualità e personalità alla rosa: un centrocampista, un esterno destro e uno sinistro per far volare il suo 4-3-3 e il factotum Morata (che va riscattato dall’Atletico), perché può fare sia il centravanti sia muoversi a sinistra nel tridente. Il resto (terzino sinistro in primis) dipenderà dalle cessioni, ma tre o quattro pedine sono indispensabili per colmare i vuoti lasciati da chi è andato via (Dybala e Bernardeschi in attacco, Chiellini in difesa ma già rimpiazzato a gennaio da Gatti). I nomi sono noti: Paul Pogba è virtualmente già un giocatore della Juventus, mancano solo gli ultimi dettagli e l’ufficialità, ma da solo non basta per cambiare il volto della Signora. Allegri vuole un altro top player in attacco (Angel Di Maria) e un rinforzo anche sinistra (Filip Kostic) perché almeno all’inizio davanti mancherà Federico Chiesa (operato al crociato, rientro previsto tra settembre e ottobre) e poi una punta in più: se non sarà Morata, il preferito dell’allenatore, servirà un’alternativa.
Attesa Di Maria Un campione non basta, ne servono almeno due per passare dal quarto posto al tricolore. E’ questa l’idea di Allegri, che ha dato il suo assenso quando Federico Cherubini gli ha sottoposto il nome di Di Maria, svincolato dal Psg. Il problema è che nel frattempo la trattativa si è complicata, perché la Juve offre un biennale (per sfruttare il Decreto Crescita) mentre l’argentino vuole un annuale a cifre molto alte (7,5 netti più bonus). Di Maria
è in vacanza e prende tempo, anche per valutare altre opportunità. Per ora si è fatto avanti solo il Benfica e c’è stata una telefonata esplorativa del Barcellona, che però al momento non ha la disponibilità economica per fare passi concreti. Su questo punta la Juventus, inevitabilmente seccata dalla melina di Di Maria, che però non lo molla perché vuole accontentare Allegri: se salta, non sarà facile rimpiazzarlo con un altro top player a zero.
Kostic vicino
Diversa la situazione di Filip Kostic, esterno sinistro serbo dell’Eintracht: club e giocatore (che continua a rifiutare il rinnovo: scadenza 2023) hanno già un accordo per un triennale a 2,5 milioni di euro a stagione. La Juve si farà avanti con i tedeschi (conta di spendere non più di 15 milioni) appena avrà sistemato questioni più urgenti, come Di Maria e Morata.
Frenata Morata A proposito del 9 spagnolo, il primo round si è chiuso nettamente a favore dell’Atletico. La Juventus nei giorni scorsi ha provato a convincere gli spagnoli con un’offerta al ribasso (15 milioni più bonus invece di 35 fissati per il riscatto) e inserendo contropartite nella trattativa (Kean, Rabiot e Zakaria), ma le parti non si sono trovate. L’idea di un nuovo prestito (dopo un rinnovo ad hoc) è stata scartata dall’Atletico e dal giocatore. Così, scaduti i termini per il riscatto, non avendo grandi disponibilità economiche gli spagnoli hanno deciso di trattenere Alvaro (che ha rifiutato diverse offerte, tra cui Arsenal e Newcastle: se non può restare a Torino, per questioni ambientali, affettive, logistiche e tecniche preferisce tornare a Madrid) per rimpiazzare lo svincolato Suarez.
In cerca di ali
Il serbo è bloccato, l’argentino prende ancora tempo ma i bianconeri non lo mollano