La Gazzetta dello Sport

Sassuolo-Alvarez e la pesante eredità di Scamacca

- Stefano Fogliani

Entra Alvarez, esce Scamacca? Nel dubbio, l’arrivo al Sassuolo del centravant­i uruguaiano, classe 2001 del Penarol, è atteso per oggi, già annunciato dal presidente della società sudamerica­na che lo ne ha già salutato domenica prima della gara contro il Montevideo City, ricordando la carriera giocata solo la maglia giallonera addosso. E sono in parecchi a scommetter­e che lo sbarco in Italia del «canario» (il soprannome con cui Alvarez è conosciuto in patria) dia il via alle grandi manovre che cambierann­o l’attacco neroverde. Reparto che probabilme­nte perderà Gianluca Scamacca: su di lui muovono le big (le ultime Arsenal e Psg) e il centravant­i scuola Roma non sembra essere contendibi­le per il club neroverde, che sa bene che trattenere un giocatore con il suo score – in stagione, per lui, debutto in Nazionale e 16 gol in 36 presenze, uno ogni 140’, in campionato – pagato a suo tempo a

prezzi di saldo (l’allora ds neroverde Guido Angelozzi lo acquistò per 500mila euro) sarà mission tutt’altro che possible.

Nuova maglia

Ecco allora Alvarez, sul quale il Sassuolo avrebbe investito, tra cartellino e ingaggio, una dozzina di milioni, riservando al Penarol il 20% sulla futura rivendita. «Non sarà semplice indossare una maglia diversa da quella del Penarol», aveva detto il ragazzo un paio di giorni fa, mostrandos­i tuttavia consapevol­e ed entusiasta per la nuova esperienza. «Per me – ha detto ancora l’attaccamte sudamerica­no – è un salto importante: voglio crescere e imparare, ritagliand­omi quanto più spazio è possibile», ha detto e il Sassuolo, non nuovo a scovare giovani talenti all’estero (un altro sarebbe Yunus Akgun, esterno offensivo classe 2000 del Galatasara­y, si tratta) e fresco di rinnovo di Pegolo fino al 2023, sembra pronto ad assecondar­ne le volontà.

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