La Gazzetta dello Sport

Gli incroci dello

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Teodosic illumina Hall jolly prezioso

Confronto impari guardando alla classe sublime di Teodosic, che emerge anche a basso regime di gioco. La sua grazia illumina anche quando non è in forma come in questo momento, ma le sue perle sono sempre abbagliant­i e c’è da credere che troverà ancora il modo di stupirci tutti quanti con le magie e i passaggi che ad altri sono interdetti. Il suo spirito continua a volare ma talvolta non è seguito dalla spinta delle gambe. Hall è la sorpresa di Messina, un giocatore duttile con grande senso del canestro e una forte preparazio­ne difensiva che lo rende un jolly prezioso, sempre pronto ad adeguarsi alle esigenze di squadra. Per senso estetico, che nel basket ha il suo valore, e capacità di semplifica­re il gioco, Teodosic resta inarrivabi­le. E davanti ha teoricamen­te tre partite per riprendere in mano la situazione che vede la Virtus in svantaggio.

Weems sfiduciato Shields travolgent­e

Anche qui il duello è sbilanciat­o. Anzi, è di gran lunga il più sbilanciat­o. Weems, infatti, pare l’ombra del giocatore ammirato durante la stagione regolare. Sembra abbia perso fiducia, che peraltro coach Scariolo continua a rinnovargl­i lasciandol­o in campo anche nei momenti di crisi, ma che Weems non riesce a ripagare, diventando un problema nel ruolo meno coperto dalla Virtus. Shields, invece, è una specie di padreterno che domina in attacco con tante soluzioni efficaci e sempre diverse. I suoi assalti a canestro sono spesso produttivi, per la sua abilità ad infilarsi in qualunque pertugio della difesa avversaria. La sua grande dote è soprattutt­o la capacità di rovesciare un risultato negativo con una sequenza di canestri che alimentano break importanti e decisivi come si è visto anche in gara-4. Per la Virtus è diventato un rebus irrisolvib­ile.

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