La Gazzetta dello Sport

Assetto e CdA Gli scenari tra Elliott e RedBird

L’Equipe apre il dibattito: il club in mano al fondo dei Singer pure dopo il closing o solo un prestito?

- Di Marco Fallisi

Èun po’ come un lungo prepartita, anche se alla fine manca relativame­nte poco: il match, “indirizzat­o” dal contratto preliminar­e firmato lo scorso 1° giugno da Elliott e RedBird per l’acquisizio­ne del Milan da parte del fondo statuniten­se fondato da Gerry Cardinale, si chiuderà più avanti, con il fischio finale del closing che farà di RedBird Capital Partners il nuovo proprietar­io del club rossonero a tutti gli effetti. Nel frattempo, però, impazza una sorta di toto-formazione: quale sarà l’assetto societario e finanziari­o del club? Come sarà il CdA del Milan di Cardinale? Non si tratta di dettagli, perché attraverso lo “schieramen­to” del nuovo Diavolo, per qualcuno, è possibile leggere manovre ben più ampie della compravend­ita di un club. In particolar­e, le indiscrezi­oni giunte dalla Francia sulle pagine dell’Equipe lasciano intuire uno scenario che vedrebbe il fondo della famiglia Singer sostanzial­mente ancora al comando del Milan, anche a passaggio di proprietà concluso. Secondo altre fonti informate sulla questione, invece, la partecipaz­ione finanziari­a di minoranza di Elliott resterebbe nei confini del “vendor loan”, ovvero il prestito concesso dal venditore. Il fondo dei Singer non avrebbe quote di equity nel capitale. E, a closing ultimato, nominerebb­e due membri del nuovo consiglio di amministra­zione: tutt’altra struttura rispetto a quella ipotizzata dal quotidiano francese, secondo cui nel Cda del Milan di RedBird i consiglier­i in quota El

liott potrebbero arrivare a cinque su nove totali. Una sorta di cessione solo sulla carta, insomma, per permettere a Elliott di aggirare il pressing dell’Uefa sui possibili legami con il Lilla (probabile che siano stati chiesti chiariment­i sulla questione).

La tesi dell’Equipe Secondo la ricostruzi­one del quotidiano francese, Elliott sarebbe intenziona­to a mantenere una quota di capitale del Milan, minoritari­a ma neanche troppo: dal 30 al 49%. Oltre ovviamente al prestito concesso a RedBird. Semplifica­ndo, Elliott finanziere­bbe una parte dell’acquisizio­ne – prestando alla società di Cardinale una somma tra i 200 e i 550 milioni di euro a un tasso tra il 7 e 8% – e manterrebb­e una presenza significat­iva da azionista del club, arrivando a controllar­e potenquale zialmente – tra quote nel capitale, prestito e garanzia di coperture – il 75% del prezzo di vendita (valutazion­e a 1,2 miliardi). Un controllo che si riflettere­bbe nel CdA rossonero: Elliott potrebbe nominare il presidente, l’a.d. e 2-3 consiglier­i. Altra ipotesi avanzata dall’Equipe: il Tolosa, di proprietà di RedBird e appena promosso in Ligue 1 dalla B francese, potrebbe essere dato in pegno per garantire il prestito.

L’altra ricostruzi­one Niente di più lontano da quanto fanno sapere altre fonti vicine alla vicenda. Per prima cosa, Elliott non avrebbe quote nel capitale del Milan che verrà: nessuna partecipaz­ione azionaria è prevista. La partnershi­p annunciata al signing si concretizz­erebbe sotto forma di “vendor loan”, ovvero il prestito del venditore che il fondo dei Singer concederà a quello di Cardinale. Il avrebbe raccolto già circa 600 milioni di equity e confida di aggiungern­e altri entro il closing di settembre, in modo da arrivare a circa 200-300 milioni di prestito, con un tasso di interesse del 7-7,5%. Senza peraltro impegnare il Tolosa in garanzia. Quanto all’assetto societario, a definire i margini di manovra di Elliott sarebbe lo stesso accordo siglato con RedBird nell’ambito del “vendor loan”: i proprietar­i del Milan diventato campione d’Italia sotto la loro gestione avranno facoltà di nominare non più di due membri del CdA di via Aldo Rossi. Il resto spetterà al nuovo proprietar­io, ovvero a Gerry Cardinale.

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Manager Gerry Cardinale, n.1 di RedBird, futuro proprietar­io del Milan
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Paul Singer, fondatore e presidente di Elliott: il fondo statuniten­se ha rilevato il Milan nel 2018
Vertice Paul Singer, fondatore e presidente di Elliott: il fondo statuniten­se ha rilevato il Milan nel 2018

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