La Gazzetta dello Sport

«Fidanzate? No, ora sono innamorato della mia vita» P

Oggi compie 40 anni: megaparty a Ibiza con più di 100 amici. «Un bilancio? Quando ne avrò 50 Ho faticato il doppio per emergere»

- di G.B. Olivero

rima di godersi la vita, cosa che genera ammirazion­e ma più spesso invidia, Marco Borriello ha dovuto combattere: contro il destino, contro i luoghi comuni, a volte anche contro se stesso. Oggi Marco compie 40 anni e ha organizzat­o una grande festa nella sua spettacola­re villa di Ibiza: «Un centinaio di persone. Non avrei voluto festeggiar­e, ma i miei amici mi hanno convinto». Brindiamo facendo un viaggio nei suoi primi 40 anni.

Marco, si sente realizzato? «Sono in evoluzione, un bilancio lo farò a 50. Ho tanti obiettivi. Tra pochi giorni verrà ufficializ­zato il mio incarico come membro del board dell’Ibiza e direttore delle relazioni internazio­nali. Puntiamo a diventare la squadra più cool del pianeta ed a sbarcare nella Liga: adesso siamo in B».

Se si volta indietro, cosa vede? «Tante cose belle, alcune brutte. Ho grande memoria, cerco di non ripetere gli errori. Nella vita ci sono gli intoppi, la differenza la fa come reagisci».

3Oggi sentirà particolar­mente la mancanza di suo padre (ucciso dalla camorra quando Marco aveva 11 anni, n.d.r.)? «La sento ogni giorno e sarà così per sempre. Papà è il tassello che manca. Per lui la famiglia era tutto, sto cercando di imitarlo anche se non ho ancora creato la mia. Prima ho vissuto il calcio con profession­alità. Ora sto osservando il mondo, giro spesso tra Italia, Spagna, Francia, America: stare nello stesso posto a lungo mi annoia, mi nutro di emozioni e conoscenza. Quando sarà il momento, dedicherò la mia vita a qualcun altro».

Intanto ha ricucito il rapporto con sua mamma.

«Le ho preso un appartamen­to a Ibiza per tenerla vicina a me. È tosta, non avevamo litigato profondame­nte, ma voleva decidere della mia vita. Ci scontrerem­o sempre, pazienza».

Quanta fatica ha fatto per essere quello che è?

«Il doppio degli altri. Si parlava di me anche fuori dal campo, così quando le cose andavano male venivo bastonato più del dovuto. Ma anche esaltato più del dovuto, talvolta».

La più grande soddisfazi­one e il più grande rimpianto?

«Entrambi legati alla Nazionale: aver indossato la maglia azzurra quando era meno accessibil­e di adesso e non aver segnato con l’Italia».

Il Borriello più forte? «Non si è visto. Ho il rimpianto di essermi fatto male in modo serio l’anno dopo i 19 gol con il Genoa: quaranta punti di sutura in un muscolo della gamba destra. Dal punto di vista fisico non sono più tornato come prima. Ho fatto comunque una bella carriera. E sono orgoglioso dell’affetto ricevuto: nessuno mi ha mai contestato». Ha segnato in A con dodici squadre. Scelga tre gol. «Con la Juve a Cesena: decisivo per lo scudetto. Con la Roma al Chievo: fissò il record delle dieci vittorie di fila. Con il Genoa a Udine: fu bellissimo (stop di petto, palleggio di coscia e giravolta), feci una tripletta e diventai capocannon­iere. Quella sera a casa mi aspettava Belen».

Ecco, Belen. Pensava fosse la storia della sua vita?

«Ero talmente immaturo che non ci ho mai pensato. Ho vissuto quella storia senza farmi troppe domande. Ora non ho una compagna, sono follemente innamorato della mia vita».

Cos’è l’amore?

«Quando ne parlo, uso una definizion­e di un film di Sorrentino. L’amore è un concetto astratto, ma necessario come la felicità, l’intelligen­za, come Dio».

Donne, case, moda: lei ama il bello. Era così fin da ragazzo? «Sì, l’ho preso da mio padre. Quando vedo le sue foto da giovane, era molto elegante. Amava le belle donne, le belle macchine. Ho arricchito questa passione con le frequentaz­ioni e i viaggi. La bellezza ti fa stare bene».

Tutti sanno chi è Marco Borriello. Chi lo conosce davvero?

«Quasi nessuno, sono molto riservato. Nella vita nulla è come appare. Ho pochi amici veri. Le amicizie vanno coltivate e vissute, altrimenti si perdono».

Cosa si è regalato?

«Un terreno nella campagna di Ibiza dove costruirò anche un campo da padel. Credo di essere abbastanza forte e se qualcuno dice di essere più bravo, lo invito a giocare. È il campo che parla. Sempre».

Non s’è mai visto il Borriello più forte. Ho il rimpianto di essermi fatto male seriamente dopo i 19 gol con il Genoa: quaranta punti di sutura in un muscolo della gamba destra, non sono più tornato quello di prima Marco Borriello e i rimpianti legati alla sua carriera da calciatore

 ?? INSTAGRAM ?? Il mare d’inverno Marco Borriello in un momento di relax a Miami, nel febbraio scorso: oggi compie 40 anni
INSTAGRAM Il mare d’inverno Marco Borriello in un momento di relax a Miami, nel febbraio scorso: oggi compie 40 anni

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