La Gazzetta dello Sport

Con 30 positivi il gruppo trema Pogacar vince: «Ma che stress»

Focolai Covid in Slovenia e Svizzera Stop a Ulissi, Bettiol, Pidcock, Yates e Vlasov. L’Uci studia nuovo protocollo

- di Davide Romani

Tadej Pogacar è tornato a vincere, ma a 13 giorni dal via del Tour de France non è il trionfator­e delle ultime due edizioni della corsa francese a far paura. Verso la Grande Boucle – che scatterà con una cronometro di 13,2 km a Copenhagen venerdì 1° luglio – è l’aumento improvviso di casi di Covid al Giro di Svizzera e al Giro di Slovenia a preoccupar­e. «La situazione è terribile. La nostra squadra si è ritirata in Svizzera – ha raccontato Pogacar all’arrivo della terza tappa della corsa di casa a Celje: è il nuovo leader –, mentre qui in Slovenia il danese Mikkel Bjerg è risultato positivo quindi lui e il suo compagno di stanza (il norvegese Vegard Stake Laengen, ndr) sono stati rimandati a casa».

Ritiri E così il mondo del ciclismo, che grazie a rigidi protocolli e cambi di calendario era riuscito a mandare in scena tutte le grandi corse a tappe nel 2020 (da agosto in poi), in piena pandemia, oggi trema. In pochi giorni, in queste gare antipasto del Tour, una trentina di corridori sono risultati positivi o sono segnalati come contatti stretti (compagni di stanza). Molti di questi sono attesi con ruoli diversi al Tour. A cominciare da Stefan Bissegger, il rivale numero 1 di Filippo Ganna – isolato nel rifugio sopra Macugnaga - per la crono d’apertura a Copenhagen. Lo svizzero è compagno di squadra di Alberto Bettiol nella Ef Education Easy-Post. Anche lui, insieme a Uran e Carthy, è risultato positivo. Per l’azzurro in dubbio la partecipaz­ione ai campionati italiani in programma il 26 giugno.

La scelta Jumbo Se Bissegger è uno dei pretendent­i a vestire la prima maglia gialla al Tour, il Covid è il temuto compagno di viaggio delle tre corazzate che ambiscono al successo finale di Parigi il 24 luglio. Oltre ai casi in Slovenia, l’Uae-Emirates di Pogacar registra al Giro di Svizzera le positività di Diego Ulissi e Marc Hirschi, che insieme a Bjerg e Laengen era candidato a correre il Tour: il team ha percjò deciso di lasciare la corsa. Abbandono preventivo invece per la Jumbo-Visma. La squadra olandese, dopo aver dominato il Delfinato con Roglic e la “spalla” Vingegaard – ora a Tignes in quota insieme al belga Van Aert -, ha deciso di lasciare la corsa svizzera alle prime avvisaglie, cercando di prevenire il rischio di casi di positività. Ma quella che al momento si trova in grande difficoltà è la Ineos-Grenadiers. Dopo il gravissimo incidente a gennaio di Egan Bernal, la squadra britannica aveva ripiegato sulla coppia britannica formata da Tom Pidcock e Adam Yates. Ma ora entrambi sono risultati positivi al Giro di Svizzera e la loro presenza al Tour diventa una grande incognita con i tempi per il recupero ridotti al minimo. Problemi anche per la Bora-Hansgrohe. Il team che con Hindley ha trionfato al Giro d’Italia alla corsa in Svizzera, dove hanno lasciato anche BahrainVic­torious e Alpecin-Fenix, ha dovuto fermare il russo Aleksander Vlasov ,il leader designato per il Tour, e Anton Palzer, l’ex campione di sci alpinismo.

Protocollo Uci Per correre ai ripari, l’Uci e Aso, federazion­e mondiale e organizzat­ore della corsa francese, sono pronti a studiare nuove misure di sicurezza per adeguare il protocollo alla luce della trentina di casi di positività. Al momento le direttive sono chiare: per corse fino a 7 giorni è necessario presentars­i al via in regola con le vaccinazio­ni. Per gare dai 7 giorni in su, quindi i tre grandi giri, i corridori arriverann­o alla partenza con l’esito di un tampone molecolare. E nei tre grandi giri è poi previsto un tampone nei giorni di riposo (al Tour sono il 4, l’11 e il 18 luglio), mentre le squadre si auto-testano e controllan­o ogni due-tre giorni con tamponi antigenici alla mattina e alla sera oltre a misure rigidissim­e di separazion­e in stile “bolla” tra corridori e personale.

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 ?? FOTO SPORTIDA E BETTINI ?? L’idolo di un popolo Tadej Pogacar, 23 anni, vince la terza tappa del Giro di Slovenia a Celje ed è leader: Nicola Conci 3° a 14”. Guardate come lo seguono i tifosi a bordo strada.
A fianco il russo Aleksander Vlasov, 26 anni, che era il leader del Giro di Svizzera: è stato fermato ieri dal Covid
FOTO SPORTIDA E BETTINI L’idolo di un popolo Tadej Pogacar, 23 anni, vince la terza tappa del Giro di Slovenia a Celje ed è leader: Nicola Conci 3° a 14”. Guardate come lo seguono i tifosi a bordo strada. A fianco il russo Aleksander Vlasov, 26 anni, che era il leader del Giro di Svizzera: è stato fermato ieri dal Covid
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ISOLAPRESS 20 anni Leo Hayter e il Pirata sulla vetta della Fauniera

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