La Gazzetta dello Sport

Il caso Firenze IL RINNOVO DI ITALIANO SI COMPLICA PER CIFRE E CLAUSOLE. E DE ZERBI...

- Di G.B. Olivero

l calcio è imprevedib­ile. Nella scorsa stagione la Fiorentina di Vincenzo Italiano è stata tra le cinque migliori squadre della A nel rapporto tra risultati ottenuti e potenziali­tà della rosa. La qualificaz­ione alla Conference League è stato il bollino di qualità su un campionato giocato con coraggio, anche dopo la cessione di

Dusan Vlahovic a gennaio. Però il rinnovo di contratto di Italiano non è affatto semplice. Ed è difficile capire perché, visto che l’allenatore vuole proseguire il percorso iniziato un anno fa e la società, che ne ha apprezzato le qualità, non intende cambiare guida tecnica. Le discussion­i sul rinnovo sono iniziate da tempo e proprio il fatto che non siano anmomento cora concluse dimostra che la situazione è complicata. Un vero e proprio caso, che proviamo ad analizzare.

La situazione Il contratto tra Italiano e la Fiorentina scadrà il 30 giugno 2023. Il tecnico guadagna poco meno di un milione, la società ha l’opzione per il rinnovo di un altro anno. Come da tradizione, le due parti vorrebbero evitare che Italiano iniziasse la nuova stagione con il contratto in scadenza. Ma fin dai primi incontri sono emersi i problemi. Nessuno si è mai sbilanciat­o ufficialme­nte, non ci sono dichiarazi­oni che spieghino dove si è incagliata finora la trattativa e quali siano le prospettiv­e. Nelle ultime settimane, però, sono trapelate due differenti versioni per quanto riguarda l’aspetto economico. Secondo il club ci sarebbe troppa differenza tra la sua offerta (1,5 milioni) e la richiesta del tecnico (2,5 milioni), ma Italiano ha sempre negato di aver alzato il tiro così tanto. Per il tecnico in questo sono più importanti certe garanzie tecniche, perché nei suoi piani il progetto della Fiorentina è appena iniziato e il suo obiettivo è fare un secondo campionato migliore del primo. Un altro nodo importante della trattativa riguarda i termini e le condizioni del contratto, ossia tutte quelle clausole che vanno oltre lo stipendio e che regolano i rapporti futuri tra le due parti.

I contrasti Le difficoltà sorprendon­o anche perché i nomi emersi in queste prime settimane di mercato (Dodò, Jovic, Pinamonti) sembrano convincere l’allenatore. Però è vero che qualche scontro c’è già stato, in particolar­e nella seconda parte della scorsa stagione. A gennaio Italiano avrebbe preferito Berardi (già inseguito invano un anno fa) a Ikonè: l’esterno francese è stato un investimen­to per il club, ma al tecnico avrebbe fatto comodo un giocatore già pronto e decisivo

Lo stipendio Il tecnico guadagna circa un milione e nega di aver fatto una richiesta troppo alta per firmare

Entrambe le parti vogliono proseguire insieme, ma l’accordo slitta ancora. E come alternativ­a spunta l’ex del Sassuolo

per il nostro campionato. E poi c’è stata la vicenda Torreira. Il centrocamp­ista uruguaiano è stato il miglior giocatore viola nella scorsa stagione, ma il club non ha versato all’Arsenal i 15 milioni pattuiti per il riscatto. Torreira ha scritto su Instagram che «qualcuno si è comportato male con me». Chi? Sono filtrate voci di una discussion­e tra il giocatore e Italiano, ma si tratterebb­e di una classica situazione di campo. Italiano aveva chiesto a Torreira di giocare contro l’Udinese pur se acciaccato e dopo la secca sconfitta (0-4) lo aveva lasciato fuori contro Milan, Roma e Juve preferendo­gli Amrabat. In realtà Italiano avrebbe gradito la conferma di Torreira, consapevol­e del valore del giocatore.

L’alternativ­a Per il momento non esiste un vero piano B. La Fiorentina non vuole prendere in consideraz­ione l’ipotesi della rottura con Italiano anche perché un contratto esiste e, se per il rinnovo non si trovasse un accordo soddisface­nte per tutti, si potrebbe andare avanti comunque. Nel frattempo, però, comincia a circolare il nome di Roberto De Zerbi. Il tecnico bresciano non è stato contattato dal club viola, però è nota la stima di Daniele Pradè nei suoi confronti. La scelta di De Zerbi avrebbe una logica sotto tanti aspetti: è un allenatore che ama il calcio offensivo e probabilme­nte il parco-giocatori lo soddisfere­bbe almeno in parte. Tra l’altro De Zerbi ha già assaggiato le coppe europee allenando lo Shakhtar Donetsk in Champions e farebbe con entusiasmo la Conference League. Lo stesso entusiasmo, però, che ci metterebbe Italiano: dopo essersi meritato la qualificaz­ione con il 7° posto in campionato, il tecnico spera di avere l’opportunit­à di debuttare nel calcio internazio­nale. Nei prossimi giorni tutto sarà più chiaro.

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