I Fantastici 4 lan Ciano
DEL CUORE LA STAFFETTA NON SCENDE PIÙ DAL PODIO Dall’argento olimpico al terzo posto iridato: Miressi, Ceccon, Zazzeri e Frigo ci esaltano nella 4x100 sl. Stasera Martinenghi per l’oro
Non cambiando l’ordine dei fattori - in questo caso l’ingresso in acqua dei frazionisti, nè rispetto a Tokyo nè rispetto alla batteria di Budapest - il prodotto cambia solo di colore: dall’argento olimpico al bronzo mondiale. Ma c’è ancora molto cuore. C’è pure tanta fantasia italiana nella conferma delle scelte per fare diventare subito azzurri i Mondiali. Alessandro Miressi è il gigante che si colpevolizza oltremodo per non aver fatto il crono dei desideri rispetto ai Giochi (da 47”72 a 48”38). L’indaffaratissimo Thomas Ceccon (2 record italiani nei 50 farfalla, doppio 100 a stile libero in staffetta e le qualifiche per i 100 dorso odierni) riporta da quinta a seconda un’Italia che stava tornando l’incubo degli americani di Dressel (47”67) e nuota appena 12/100 peggio di Tokyo ma con tutta quella stanchezza. L’artista Lorenzo Zazzeri che difende l’argento con un 47”35 peggiore di soli 4/100; e il glaciale Manuel Frigo, che si fa beffare al tocco dall’australiano Chalmers per l’inezia di 2/100 dopo un ottimo 47”65 .
Quadro «Che quadro farei? Una roccia, siamo una roccia», sintetizza Zazzeri che al tocco del pennello aggiunge sempre una battuta ispirata e bracciate ormai solide a 27 anni. «Perché anche senza la prima frazione non eccelsa abbiamo compensato con le altre tre. La dimostrazione della solidità del gruppo. Miressi non si deve scusare: ha provato a strafare ma l’approccio era giusto, ha provato a fare la gara, è andato incontro al dolore e alla fatica, ha vinto il dolore ma ora resetterà per la gara individuale, che è un’altra cosa». Zazzeri subentrerà a Deplano (causa Covid) nei 50 sl di cui è finalista olimpico, e si sta allungando verso la specialità regina: «Punto molto ai 100 perché sento di non essermi espresso nella gara individuale come mi sono espresso in staffetta. Quindi ci tengo molto ai 100».
Ma qual è il segreto di questo gruppo di sprinter? «Nella velocità - riprende il fiorentino - ci stiamo affermando come super potenza. Alle Olimpiadi abbiamo preso la medaglia, agli Europei di Budapest la medaglia, abbiamo il record del mondo e l’oro ai Mondiali in corta, qui il bronzo: tutto questo in meno di un anno. La media è bassa, io sono il vecchio del gruppo, con 27 anni. Quindi sì, dopo Stati Uniti e Australia ci siamo noi. In Australia il nuoto è sport nazionale. Gli americani hanno un ricambio generazionale esagerato. Noi piccola Italia siamo lì con loro e non dobbiamo farci spaventare dai numeri, ma dobbiamo cercare di massimizzare i talenti che ci sono nel nostro Paese con investimenti nello sport, cercare di fare crescere i ragazzi col binomio scuola e sport. Durante l’anno vado a parlare nelle scuole, faccio l’ambasciatore. È questo il segreto».
Scelte azzeccate Un anno dopo, insomma, ripartiamo dal gruppo dei velocisti scelti da Claudio Rossetto, l’ex mentore di Magnini, che c’era per l’ultima volta dell’Italia sul podio iridato di Kazan 2015, e c’era a Melbourne 2007 per l’argento. È vero, manca sempre l’oro alle Frecce tricolori in acqua: ma ai Mondiali gli Usa lo hanno perso solo 5 volte mentre noi sul podio ci siamo saliti appena 4 volte, compreso ieri. Insomma è un’impresa da incorniciare, dopo una giornata in cui il massimo era stato il 5° posto di Marco De Tullio nei 400 sl vinti dall’australiano Winnington, i progressi cronometrici erano arrivati solo appunto da Ceccon, e l’investimento per un possibile
Questa medaglia è la dimostrazione che il nostro è un gruppo solido Lorenzo Zazzeri 27 anni, fiorentino
raccolto messo in atto solo da Nicolò Martinenghi, il più veloce delle semifinali nei 100 rana: oggi ha l’occasione della vita, a proposito di speranze d’oro e vista l’assenza dell’olimpionico inglese Adam Peaty, come la sfruttò 3 anni fa a Gwangju (forfeit Ledecky) nei 1500 Simona Quadarella, la romana che con la ranista Benedetta Pilato si trova a traghettare nel futuro il nuoto rosa senza Pellegrini e oggi comincia dalla batteria sulla distanza più lunga.
Vai Martinenghi «Nella mia mente non ho mai fatto un tempo così veloce con questa poca fatica - fa Martinenghi -. Non volevo strafare, negli ultimi 5 metri ho aggiustato la bracciata, ne ho fatta una in più. L’idea non era dare dei segnali ai rivali, ognuno fa la gara per sé. Con un 58”4 il mio primo giorno è stato buono. Adesso vediamo gli altri». Buonissimo è stato quello di Ceccon, che i 50 farfalla li ha nuotati due volte con lo stesso crono di Dressel: 22”88 e 22”79. «Purtroppo avrò due gare adesso: i 50 farfalla li faccio per gioco, mi sono ritrovato fra i primi 3 al mondo e posso prendere un’altra medaglia. Quella di staffetta com’è stata? Ci siamo riconfermati, siamo un gruppo solido che dà fastidio anche agli Usa». L’Italia è pronta a calare altri assi.