La Gazzetta dello Sport

Adani: «Lukaku e Inzaghi devono adattarsi E con Paulo sarà upgrade Champions»

«Conte appoggiava tutte le uscite sul belga, che ora dovrà inserirsi in un gioco di squadra. Simone ha portato novità, ma studi varianti al 3-5-2 anche per far convivere la Joya e Lautaro»

- Di Luca Taidelli

n ritorno ingombrant­e per tutto e tutti. Lukaku è pronto a (ri)fare le valigie per Milano e l’Inter di Inzaghi con lui è destinata a cambiare. «L’arrivo di Romelu sarà uno stimolo anche per Simone, che dovrà confermare una crescita legata pure a nuove proposte nel sistema di gioco». Lele Adani non si tira indietro e affronta anche il tema più caro ai tifosi nerazzurri: la possibile convivenza del tridente con Big Rom, Lautaro e Dybala.

Adani, l’operazione grande ritorno la convince?

3

U«Assolutame­nte sì. Dopo l’esperienza di un anno fa, fallimenta­re un po’ per tutti, non so da dove ripartirà l’Inter ma la certezza è che torna un giocatore che nel biennio in nerazzurro ha fatto solo cose belle. Inzaghi avrà una super squadra».

3Avendo

incassato 115 milioni che le hanno sistemato il bilancio, l’Inter non ha fatto un’operazione così fallimenta­re...

«A livello economico e finanziari­o è stato un capolavoro, ma poi non è arrivato lo scudetto. Sul piano tecnico, malgrado una stagione in cui l’Inter ha saputo diversific­are

«Nessuno dei tre il proprio gioco, l’assenza di Lukaku si è sentita. Aveva

può fare la mezzala contribuit­o come nessuno al titolo del 2021». o l’esterno. Ma con

Brozo e Barella ci 3Romelu diventa un valore aggiunto

sta la mediana a 4» a prescinder­e o soltanto se resta anche Lautaro?

Il super tridente

«Il Toro ha giocato la miglior stagione della carriera, soffrendo soltanto in un paio di mesi in cui però ha stentato tutta la squadra. Se Lukaku era l’uomo della connession­e con Conte, Lautaro ha elevato il proprio status, diventando l’unico imprescind­ibile là davanti».

Da Conte a Inzaghi. Cosa cambierà

per Lukaku?

«Sarà interessan­te vedere quanto saprà passare da un calcio che lo vedeva protagonis­ta assoluto, perché la prima uscita con Conte era sempre guardare il belga e appoggiars­i su di lui, ad un sistema più associativ­o, con diverse varianti. Rom è abituato a calamitare i palloni, ma potrebbe trarre vantaggio dall’evoluzione portata da Inzaghi. Quello in cui a Londra hanno fallito lui e Tuchel».

3Col super tridente l’Inter può svoltare pure in Europa?

«Dovrà lavorarci, ma i giocatori in rosa ci sono. Vero che è uscito Perisic, ma entra Mkhitaryan, c’è Calhanoglu, Gosens quando è stato bene ha fatto il titolare nella Germania, Brozovic e Barella sono dei top, se arriva Dybala ha già giocato una finale di Champions. Mentre Lautaro è titolare dell’Argentina che è tra le favorite del Mondiale».

3 Se arrivasse anche Dybala, chi tra lui e Lautaro vede meglio al fianco di Lukaku?

«Vedo tre titolari che si possono alternare ma anche giocare insieme in alcune occasioni. Però nessuno di loro può fare l’esterno nè la mezzala, quindi va cambiato il sistema. Il calcio moderno impone di evolversi. Si può passare al 3-4-1-2 senza toccare la difesa a tre, oppure al 4-3-1-2 per tenere Brozovic e i due interni».

3Inzaghi però sembra fin troppo legato al 3-5-2.

«Vero, ma Inzaghi ha portato novità e dovrebbe evolversi ulteriorme­nte capendo che si può rinunciare a un centrale per inserire una stella in più. Ovviamente capendo quando farlo e come si integrano le parti. Barella e Brozovic poi sono dei maratoneti. Epic a due gioca già nella Croazia e in fondo lo ha fatto anche nell’Inter, abbassando­si sulla linea di De Vrij. Nessuno come Inzaghi in fondo ha dimostrato che i ruoli non esistono, che a fare la differenza sono mansioni, compiti e capacità di scarificar­si».

3 Qualcuno sostiene che Lukaku sposta gli equilibri in Italia, ma non in Europa.

«Dubbio lecito. Per colmare il gap con le big continenta­li dobbiamo pensare a un calcio più aperto, partendo dalla disponibil­ità dei singoli. Il Milan ha messo dietro Inter, Juve e Napoli, che avevano speso di più, con la forza delle idee. Ora tutte devono fare l’upgrade nelle Coppe».

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Al centro, Daniele Adani, 47 anni. A sinistra, Antonio Conte, 52 anni; a destra Simone Inzaghi, 46
AFP/ANSA Come cambierà? Al centro, Daniele Adani, 47 anni. A sinistra, Antonio Conte, 52 anni; a destra Simone Inzaghi, 46

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