Ciao Rodriguez? «È casa mia e sarà sempre nel mio cuore»
Alle 4.30 del mattino dopo lo scudetto, Sergio Rodriguez pubblica su Instagram una foto in cui abbraccia la moglie in piazza del Duomo. Testo: “Milano nostra” con cuoricino rosso, ovviamente. Un’immagine simbolo dell’attaccamento del Chacho alla città nel momento in cui sta per lasciarla. «Milano è casa nostra – dice Rodriguez nel giorno della festa della squadra –. È difficile trovare un posto che ti fa sentire così bene com’è successo alla mia famiglia qui. Nostro figlio è nato a Milano. Ora è il momento della gioia. La prossima settimana decidiamo. Ma Milano sarà sempre nel cuore».
Il coach «Non ho idea – dice Ettore Messina - nel caso devo assorbire il colpo. Il Chacho ha cambiato la dinamica del club e della squadra, ci ha permesso di far capire che Milano non è un posto dove venire a svernare ma anche a vincere qualcosa di importante. Così sono venuti anche Hines, Datome, Melli. Nulla è eterno. Sappiamo che prenderà una decisione con la sua famiglia. Si tratterebbe di sostituire un campione, un leader». «Fin dall’inizio ho avuto un rapporto speciale con il pubblico di Milano - dice Rodriguez -. Ricordo che alla prima partita con lo Zalgiris, il Forum era quasi pieno, e ho sentito un calore particolare. È un posto speciale, simile al Madison Square Garden di New York». Chi rimarrà è Kyle Hines: il g.m. Stavropoulos ha confermato che ha prolungato il contratto fino al 2023. «Quando sono arrivato non pensavo di andare oltre ai tre anni del contratto – dice Messina, presidente e coach di Milano - Sarebbe bello finire oggi dopo lo scudetto. Ma mi sto divertendo, mi piace da lavorare con questi ragazzi, con questa società e soprattutto far parte del gruppo Armani. A Milano sono sempre più a mio agio. Anche un tranviere ha fermato il 15 per dirmi: Forza Coach».