LA JUVE ASPETTA MISTER 28 TROFEI GIÀ OGGI DA IBIZA PUÒ ARRIVARE L’OK DI MARIA A TUTTI I CO
L’uomo che fino a un anno fa aveva conquistato più trofei tra i bianconeri adesso è andato via, al suo posto però potrebbe arrivarne un altro che di titoli ne ha vinti ancora di più, anche se in squadre e nazioni differenti. Giorgio Chiellini si sta godendo gli ultimi giorni di vacanza (nel weekend ha festeggiato in Toscana i 10 anni di matrimonio dell’amico ed ex compagno Leonardo Bonucci, che lo sostituirà nel ruolo di capitano) prima di iniziare la nuova avventura americana a Los Angeles. Lascia la Juventus dopo 17 anni e 19 trofei e con il rammarico di non aver vinto niente in Europa con la sua Signora, ma quel vuoto di esperienza, personalità e mentalità potrebbe essere colmato da Angel Di Maria, che in queste ore sta riflettendo sul futuro a Ibiza. L’argentino non ha mai vinto 9 scudetti di fila con uno stesso club come Re Giorgio, però tra Benfica, Real Madrid e Psg ha messo insieme 28 coppe, un’enormità. Dovunque è andato il Fideo ha lasciato una traccia vincente, salvo a Manchester, sponda United, dove si è fermato un solo anno. Motivo per cui alla Juventus non intendono farselo scappare e gli stanno concedendo tutto il tempo necessario per prendere una decisione definitiva. La Signora del nuovo ciclo ha bisogno di qualità e anche di dna vincente per poter tornare a competere per lo scudetto, perché i giovani da soli non bastano.
Segnali di apertura Secondo Massimiliano Allegri l’ultima stagione lo ha dimostrato e per questo motivo ha chiesto al club di giocarsi l’all in per accaparrarsi uno dei parametri zero più appetibili su piazza in questo momento, che nonostante i suoi 34 anni può ancora fare la differenza nel campionato italiano. La dirigenza bianconera è stata molto paziente finora ma nelle prossime ore si aspetta la risposta finale da Ibiza, dove Di Maria avrà sicuramente avuto modo di chiedere informazioni sulla Juventus e sul nostro calcio ai tanti giocatori transitati in Serie A che ha incontrato sull’isola in questi giorni. Dall’entourage del giocatore filtrano segnali di apertura e anche in casa bianconera si respira ottimismo, però la cautela è sempre d’obbligo in queste situazioni. L’esterno argentino dopo i 7 anni trascorsi al Psg (dove ha giocato anche con l’ex bianconero Gigi Buffon) cerca un’ultima tappa europea per prepararsi al Mondiale e poi chiudere la carriera in Argentina, al Rosario Central, sua prima squadra.
Le cifre Ecco perché punta a un solo anno di contratto e non era particolarmente allettato dalla prospettiva del biennale a 7,5 milioni di euro netti all’anno (più bonus) proposto inizialmente dalla Juventus (che in questo modo avrebbe potuto sfruttare i benefici del Decreto Crescita, risparmiando sul lordo). La dirigenza bianconera è riuscita a riaprire una trattativa che sembrava destinata a chiudersi modificando la proposta in un annuale a cifre molto vicine a quelle chieste dal giocatore (circa 7 milioni netti di ingaggio, con eventuale opzione sul secondo anno a favore di Di Maria). Così la Signora ha praticamente pareggiato l’offerta del Barcellona, unica vera concorrente della Juventus, che però in realtà è solo una promessa sulla parola, perché gli spagnoli in questo momento non sono nelle condizioni economiche per poter formalizzare niente.
Aspetti tecnici e soldi
Con queste premesse la pista bianconera è tornata a essere molto calda: mentre Di Maria riflette, Allegri attende con ansia, perché il suo obiettivo è avere già per la parte iniziale del raduno sia Pogba sia Di Maria (giorno più giorno meno: l’argentino in ogni caso arriverebbe un po’ dopo, insieme agli altri nazionali), i due top player chiesti dal tecnico per alzare il livello della squadra. Il motivo per cui la Juve non vuole
Trattativa a oltranza per portare l’argentino a Torino: Allegri vuole solo lui perché garantisce qualità e mentalità vincente. Apertura del Fideo, il club è ottimista
rinunciare a Di Maria è tecnico ma anche economico: se dovesse saltare il suo trasferimento a Torino, la Signora dovrebbe ripiegare su un giocatore da acquistare, perché non ci sono altri parametri zero di quella caratura in circolazione. Eventuali alternative (Zaniolo e Berardi) avrebbero sicuramente uno stipendio più basso ma un costo comunque molto importante. Operazioni che la Juventus potrebbe portare a termine solo dopo aver fatto cassa con le uscite (da aggiungere alla plusvalenza di 11,2 milioni registrata grazie al riscatto di Merih
Demiral da parte dell’Atalanta), perché l’attenzione al bilancio è massima, e questo comporterebbe inevitabilmente tempi più lunghi. Allegri invece ha fretta di avere tra le mani la Juventus del futuro, perché sa che non può permettersi un’altra falsa partenza, come la scorsa stagione. Tra oggi e domani Di Maria potrebbe far tirare a tutti un sospiro di sollievo pronunciando l’atteso sì.