Bravo Sinner Cahill scelta di garanzia assoluta
La gestazione è stata lunga e complessa, ma alla fine Jannik Sinner ha occupato l’ultima casella del team, quella del supercoach che affiancherà Simone Vagnozzi che resta comunque il numero uno dello staff. Si tratta dell’australiano Darren Cahill, un ottimo ex giocatore che però è famoso soprattutto per i risultati che ha ottenuto come allenatore, portando Hewitt e Agassi al numero uno del mondo e poi la Halep a uno storico successo a Wimbledon. Certificati di garanzia assoluta. La collaborazione inizierà questa settimana a Eastbourne e non è focalizzata solo alla breve stagione sull’erba. Della scelta di Sinner mi sono piaciute la tempistica e le modalità: nonostante i tanti nomi circolati fin da gennaio, Jannik non ha affrettato la decisione e ha valutato con attenzione le qualità del supervisore che avrebbe dovuto arricchire il team, approdando a una figura di grande esperienza e qualità. Cahill, dopo i fasti recenti, era alla ricerca di un giocatore che potesse ripercorrere il cammino degli illustri allievi del passato, mentre Sinner cercava la quadra definitiva una volta lasciato Piatti per Vagnozzi. L’australiano si ritrova tra le mani un diamante grezzo il cui percorso di maturazione è tutt’altro che completato, ma più che sui dettagli tecnici si concentrerà sulla gestione dei momenti caldi della partita, aiutando il giovane talento azzurro a esplorare quelle soluzioni tattiche necessarie per uscire senza affanni dalle situazioni complicate che si presentano a ogni partita. Per il definitivo salto di qualità in prospettiva Slam, Sinner deve imparare a rendere meno complesse le partite dei turni iniziali, riservando le energie mentali e fisiche agli appuntamenti che schiudono le porte verso il grande risultato. E da questo punto di vista l’ingaggio di Cahill gli permetterà di abbeverarsi a uno dei migliori maestri.