La Gazzetta dello Sport

Oggi è ufficiale Simone resta fino al 2024

C’è l’opzione per un altro anno. Ingaggio ritoccato: 5 milioni

- Di Davide Stoppini MILANO

Èil giorno dell’annuncio. Non dell’accordo, quello c’era ormai da settimane, cucito dal lavoro del suo agente Tullio Tinti. Simone Inzaghi si lega all’Inter fino al 2024, dunque una stagione in più rispetto alla scadenza precedente, con opzione per un ulteriore prolungame­nto fino al 2025. Di più: l’allenatore vedrà adeguato il suo ingaggio, dai 4 milioni precedenti arriverà a toccare quota 5, anche grazie alla presenza di alcuni bonus. L’accordo è stato ratificato ieri e sarà reso noto oggi, di fronte a uno Steven Zhang con il quale Inzaghi ha un rapporto molto solido e franco, cementato anche oltre le visite ad Appiano o i ritiri pre partita. Ma è anche figlio di una precisa scelta della dirigenza, che mai avrebbe gradito iniziare una stagione con un allenatore in scadenza: è una vecchia regola del calcio, un modo per rafforzare ancor di più la posizione del tecnico.

Riconoscim­ento L’adeguament­o è il frutto di un tecnico che è riuscito a portare a casa due trofei nella sua prima stagione all’Inter, la prima anche alla guida di una grande squadra. E vale come un riconoscim­ento da parte della società che vede in lui un tecnico di grande prospettiv­a. Inzaghi oggi tornerà con ogni probabilit­à in sede, per brindare all’accordo. Zhang ne apprezza non solo il lavoro sul campo, ma

anche le modalità di approccio ai temi di discussion­e. È riconosciu­to come un personaggi­o positivo. Lo scudetto è sfuggito in extremis, ma l’obiettivo di inizio stagione è stato ampiamente centrato. Non è tempo di pancia piena, però. Inzaghi sta seguendo passo dopo passo il mercato dell’Inter. Ha colloqui costanti con il d.s. Ausilio, è deciso nelle scelte, è ascoltato dai dirigenti. Aveva chiesto un vice Brozovic, è arrivato. Si è speso per il rinnovo del regista croato, avrebbe voluto anche quello di Perisic, ma qui dovrà riportare ad alti livelli Gosens, che di fatto non vede il campo con continuità da nove mesi.

Retroscena Va raccontato un piccolo retroscena relativo al primo di questi incontri di mercato tra il tecnico e la dirigenza, quello avvenuto due giorni dopo la fine del campionato. La delusione per lo scudetto finito al Milan era viva. Ma lì Inzaghi ha mostrato grande voglia di riscatto. Ha dato la spinta a società e dirigenti. In 48 ore è cambiato il suo umore. Perché ha capito che, nonostante le necessità di bilancio e dunque la rinuncia ad almeno un big, avrebbe avuto per le mani una squadra ancora più forte, con l’obiettivo di andare a prendersi la seconda stella. Di più: quel giorno il tecnico aveva chiesto una rosa completa per l’inizio del ritiro. Le pedine, ora si può dire, stanno andando al loro posto.

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GETTY Feeling Steven Zhang, 31, e Simone Inzaghi, 46, con la Coppa Italia

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