Mario Pagliara
Da soldatino Mergim a Freccia d’Arabia. Il passo è breve, ma a questo punto la definizione calza a pennello vista la scelta fatta da Mergim Vojvoda. Da qualche giorno è volato a Dubai insieme alla famiglia: sì, d’accordo, ha pubblicato sui social un po’ fotografie che lo ritraggono in momenti di relax, dalla piscina alla spiaggia, fino a una bella foto di gruppo nell’acquario dell’emiro. Ma il vero motivo del viaggio è un altro, e qui Mergim ha dribblato anche le abitudini consolidate. Perché nella lussuosa città degli Emirati ci ha messo piede soprattutto per essere seguito dal preparatore atletico delle star, il canadese Nicolas St-Maurice. Che a queste latitudini ha aperto un centro specializzato per super atleti professionisti. Al servizio delle stelle dello sport: dai campioni dell’Nba a quelli del baseball per finire ai fuoriclasse del calcio. Perché tra i “clienti” di St-Maurice figurano anche fenomeni del calibro di Benzema del Real Madrid e di AlexanderArnold del Liverpool, solo per citare alcuni tra i nomi più noti al pubblico internazionale.
Estate di lavoro Così, mentre a Dubai si va solitamente in vacanza, Mergim è lì da qualche giorno per lavorare con il super preparatore delle star. In realtà, Vojvoda ha abituato i tifosi del Toro a scelte di allenamento quanto meno poco convenzionali: esattamente un anno fa, ad esempio, divennero virali i suoi video delle corse notturne - ben dopo la mezzanotte - per le strade di Liegi (dove abita la sua famiglia), con le quali si rimetteva in forma per avvicinarsi al primo raduno estivo con Ivan Juric. Stavolta l’obiettivo è lo stesso, ma cambia il contesto e il momento. Vojvoda ha impostato un’estate di lavoro così da potersi presentare in forma, e perfettamente ristabilito dopo l’infortunio alla caviglia di fine campionato, all’appuntamento del 4 luglio al Filadelfia, quando Ivan Juric riaccoglierà i calciatori granati per cominciare l’avventura del suo secondo anno sulla panchina del Torino. L’arrivederci al campionato Vojvoda lo aveva dato il 14 maggio: vittoria in trasferta a Verona, all’epoca, per il Toro nel penultimo appuntamento della stagione. Quel pomeriggio Vojvoda si era infortunato a una caviglia, procurandosi una fastidiosa distorsione che poi lo aveva costretto a rinunciare sia alla passerella di chiusura contro la Roma sia agli impegni con il Kosovo di giugno. In mezzo ad abbondanti pacchi di ghiaccio, un paio di settimane di stacco se l’è godute a maggio. A giugno, poi, ha avviato un programma graduale di recupero e di lavoro: prima gli allenamenti nelle Langhe, accompagnato dall’amico imprenditore Mimmo Caruso, poi le sedute di lavoro a Torino. Adesso sta seguendo il piano di allenamento