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L’ex bomber che scopre talenti
Andrea Carnevale, 61 anni, ex attaccante, è il responsabile dello staff di osservatori che lavorano per l’Udinese.
Un lavoro invidiato da tanti che resiste negli anni. Un tempo, quando si entrava in sede all’Udinese, la curiosità era riuscire a vedere dal vivo l’effetto che faceva la ormai leggendaria stanza con i televisori. Era parte del servizio scouting bianconero che ha permesso ai Pozzo di scovare, lanciare e vendere talenti sconosciuti diventati campioni. La filosofia è rimasta intatta, anche se oggi i calciatori si osservano più su Wyscout che con il monitoraggio televisivo. Ma l’Udinese va ancora fiera e orgogliosa di un punto fondamentale: a ogni grande evento giovanile c’è un suo osservatore. Ne ha sparsi in tutto il mondo. A capo della piramide c’è Andrea Carnevale, un monumento alla Dacia Arena. Capo dello scouting e degli osservatori. Con lui lavorano due specialisti malati di calcio: Simone Roia e Marco Canciani. Il più stretto collaboratore, tra gli osservatori, è l’unico italiano, l’ex calciatore Roberto Policano. Ma a guardare e a cercare grandi colpi ci sono una quindicina di collaboratori: tre in Spagna, guidati Rafa Monfort, vicinissimo a Gino Pozzo, punto di riferimento anche per l’altro club della famiglia, il Watford. Tutti i paesi vengono monitorati con presenze fisse in Brasile, Colombia, Slovenia, Belgio, Polonia e pure Norvegia. Grande attenzioni anche ai Balcani, ai paesi Scandinavi e alla solita Francia dove recentemente è stato preso l’esterno Brandon Soppy e dove si sta seguendo il gioiellino del 2004, un difensore centrale del Nancy, Guessand. Dall’Irlanda è già arrivato un altro difensore centrale dello stesso anno: James Abankwah. Sarà già a disposizione di Andrea Sottil da luglio. Potrà anche giocare nella Primavera 1 neopromossa sulla quale vigila il responsabile del settore giovanile Angelo Trevisan.
Francesco Velluzzi