Dietro le quinte Reattivi nella strategia, pronti con le novità
Alla lucidità di studiare un piano motori aggressivo, il Cavallino ha unito altri due pilastri: la velocizzazione dei processi produttivi, come dimostra l’accelerazione sull’ala posteriore montata da Leclerc, inizialmente prevista per il prossimo GP di Silverstone, e la capacità di reazione ai box. «Con Sainz siamo stati fortunati – ha spiegato Binotto – perché quando Tsunoda ha sbattuto, è passato del tempo prima che decidessero di far uscire la Safety
Car. Serve maggiore reattività nelle decisioni della Fia, perché Sainz si è “salvato” per un secondo. Ma proprio per la stessa ragione devo fare i complimenti ai miei ragazzi che sono stati bravissimi a reagire, altrimenti la sua gara sarebbe risultata compromessa». Il riferimento è al 49° giro, quando lo spagnolo si è fermato la seconda volta per montare un altro treno di gomme dure.