La via di Lecce e Cremonese Affari low cost tra talentini e prestiti secchi
La parola d’ordine le accomuna: low cost. Anche se la filosofia è differente. Lecce e Cremonese, promosse in serie A hanno già deciso come impostare la campagna di potenziamento della squadra che dovrà provare a lottare in mezzo ai giganti. Spendere poco è la priorità. I Lecce stasera si ritrova in città e comincia la stagione all’insegna dell’entusiasmo prima di ricevere baci, abbracci, selfie e taranta nella montagna di Folgaria dove saliranno non pochi tifosi. Pantaleo Corvino, che è tornato a casa dopo aver pescato talenti per la Fiorentina e il Bologna, vive il mercato alla sua maniera: ha un fiuto eccezionale per i giovani. Li prende a poco, li valorizza e li rivende alle big. Non accetta di buon grado i prestiti per vivacchiare e valorizzare giocatori di altri club. L’ultima scommessa è il centravanti gambiano Ceesay. Il resto devono farlo l’entusiasmo di quelli che sono saliti con Marco Baroni: Strefezza, Tuia, Lucioni e Hjulmand in A ci giocheranno. Il bomber Coda, un iradiddio in B, potrebbe fare la fortuna di un’altra che prova a salire in A. La Cremonese ha dovuto cambiare tecnico: Fabio Pecchia voleva provare nuove sensazioni, Gli uomini mercato Giacchetta e Braida hanno puntato su Max Alvini, uno dei sette toscani che occuperanno una panchina di A. La Cremo è salita con giovani talenti prestati dalle big, da Carnesecchi a Fagioli, da Zanimacchia a Okoli. L’idea è quella di proseguire sulla stessa strada. Il conte Arvedi i soldi li ha, ma non li butta. Punta sull’usato sicuro. E sulla freschezza di Under 21 che mai come oggi, dopo le recenti delusioni, vengono invocati. Crederci sempre, arrendersi mai. Dal 13 agosto per Lecce e Cremonese sarà questo il mantra.