La Gazzetta dello Sport

«I baffi? Non li taglio Più...»

- Di Stefano Arcobelli INVIATO A BUDAPEST (UNGHERIA)

Il Phelps italiano? Come lui non ci sarà più nessuno. Mi fa piacere, mi lusinga, ma queste cose non mi fanno impazzire. Sono Thomas Thomas Ceccon e gli idoli nel nuoto

Thomas e la nuova dimensione dopo l’oro nei 100 dorso «Mi farò il mazzo e non sono viziato: ho lo stesso telefono rotto da 5 anni. Fidanzato? Oggi no»

imensione Ceccon. Da brutto anatroccol­o a campione iridato e primatista mondiale dei 100 dorso. Leggerezza e incanto. L’ultima favola sportiva italiana. Nata quasi per caso, diventata un progetto, trasformat­a in trionfo. Thomas diventa il simbolo di una nazionale d’oro post Pellegrini.

Thomas, quando entrò la prima volta in acqua?

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«Avevo due anni. La mia prima allenatric­e si chiama Anna Vallarsa, poi è arrivato Alberto Burlina, il mio maestro. Allenava mio fratello Efrem, nato nel ‘98: faceva il dorso come me, aveva i capelli lunghi come me. Giocava a tennis ma per il troppo caldo finimmo in acqua. Un giorno i miei genitori dissero a Burlina: “provi anche lui”, cioè io. E fu così che cominciai».

3 Il suo allenatore le faceva fare i misti così lei non si annoiava? «Sì, mi piace spaziare in ogni stile, è contro la monotonia: ma adesso li ho dovuti sacrificar­e. Il dorso è il più naturale e mi viene meglio, come si è visto. I 100 stile libero mi piacciono ma mi vengono più “sforzati”. La farfalla è un gioco».

3Quanto

l’ha cambiata l’Olimpiade?

«È come se avessi ricomincia­to da capo, perché sono tornato da Tokyo con due medaglie in staffetta che ho subito messo nel cassetto. Devo continuare a farmi il mazzo: da adesso a Parigi. Oggi sono più tranquillo e concentrat­o su ciò che faccio, sto più attento all’extra. Pochi bagordi, poche follie. Sono giovane e sono il primo a volermi divertire. Ma visto che non faccio una sola gara, ormai ragiono da profession­ista e con tanta voglia di vincere».

3Come utilizzerà i suoi premi? «Ho ancora il telefono tutto rotto da 5 anni. Non sono un tipo viziato che accumula roba o spende facilmente: dal Giappone mi sono portato solo qualche mascotte. Sono sempre abituato ad avere il necessario. Non so se comprerò un’auto nuova, per la casa ci sto pensando: a Verona».

3Cosa

fa quando esce dalla piscina a Verona?

«Niente, mi butto a letto stanco. Qualche volte esco, certo. Nei fine settimana raramente vado a Schio: avevo preso dei biglietti per dei concerti a Verona e Torino ma li hanno spostati a dicembre».

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3Ormai

tutti la definiscon­o il Phelps italiano...

«I compliment­i mi piacciono, i paragoni no: di Phelps ce n’è solo uno, e penso non ce ne sarà mai più un altro. Mi fa piacere, mi lusinga, ma non mi sento minimament­e come lui. Queste cose non mi fanno impazzire. Io sono Thomas».

3La sera dopo il record cosa ha provato davvero uscendo dall’acqua?

«Mi volevo togliere lo sfizio di fare un 100 dorso buono... Quando sono rientrato in hotel, il calore dei compagni. Se penso che solo Lamberti lo aveva fatto prima tra gli uomini, credo di aver fatto qualcosa di importante. Già, anche Benedetta Pilato l’aveva fatto qui... Quanta adrenalina».

3E adesso?

«Vorrei riprovarci nella prima frazione di staffetta (sabato, ndr), poi ci saranno gli Europei di Roma ad agosto e poi nella prossima stagione mi rimetto a fare i 200 misti, un po’ per gioco. I 200 dorso? No, troppo faticosi, ho fatto 1’59” una settimana fa: serve più allenament­o, serve più testa».

3Cosa ha scoperto di lei qui? «Sto disegnando, sotto la guida di Zazzeri. Ho fatto un quadro finora grezzo, prima della finale del record. Molto schizzo, un’ora con la penna, ma ero concentrat­o. Il soggetto era una foto mia e di Lorenzo della staffetta 4x100 stile libero d’argento a Tokyo. È una cosa che mi ha liberato e ho pensato solo a quello, ero impegnato, lui mi spiegava ed è stato divertente. Poi sono andato in piscina ed è successo tutto...».

3Un aneddoto?

«A casa ho fatto una prova. Per

ridere dicevo all’allenatore: andiamo a Budapest a fare 51”6. Alla fine si è rivelato vero. E me lo sono dedicato».

3Papà

Loris ora fa i video di nuoto e poi li posta, ma ha giocato a calcio e faceva pentathlon; mamma Gioia ha gareggiato ai Mondiali di pattinaggi­o a rotelle negli anni 90: quanto deve a loro il Ceccon di oggi?

«Il periodo più difficile è stato quando ho cominciato le superiori, alle 7 andavo in piscina a Crezzo, entravo a scuola alle 9.30 fino alle 13 e dalle 14 alle 16 rientravo in piscina. Loro mi hanno sorretto molto, come adesso la mamma che si è trasferita con me a Verona e si occupa di tutto».

3Quando

nuota a cosa pensa o cosa ascolta?

«Con la testa di tutto, magari i Coldplay. Ma amo il depressive»

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Verona ha un po’ di tempo per studiare?

«Ho poco tempo, esco dal liceo scientific­o sportivo. Vado in piscina in bicicletta e ci resto tutto il giorno».

3Il talento è tutto?

«Un po’ di talento innato ce l’ho, però se hai il talento e non lo alleni non vai da nessuna parte».

3Porta i capelli lunghi per sentirsi ribelle? «Rispecchia­no il carattere. In allenament­o mi piace fare di testa mia, alcune volte faccio arrabbiare l’allenatore, rispondo, scherziamo».

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«Fatti crescere per gioco, una specie di scommessa con i compagni di Nazionale, quelli della staffetta... Hanno portato bene. Anzi, benissimo. E sì, ora non li taglio più».

Non sembra mai teso: qual è il suo rito?

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i baffi?

«Anche se è una gara importante, a me non fa tanto effetto: non sono uno che si agita più di tanto».

3Ora non è più il Balotelli del nuoto...

«A volte faccio cavolate, c’è chi mi critica, ma la parte più grande dell’ambiente mi dice bravo per quello che sono. Da fuori sembro un’altra persona».

3È fidanzato?

«In questo momento no».

3Chi

si sente di rappresent­are oggi in Italia?

«A me serve fare l’uomo immagine della mia generazion­e: viviamo di emotività che non sono di altre generazion­i».

I capelli lunghi? Rispecchia­no il carattere ribelle. E ho fatto crescere i baffi per scommessa con i compagni della staffetta Thomas Ceccon sui capelli lunghi e i baffi

TEMPO DI LETTURA 4’42”

 ?? ?? Su Instagram l’evoluzione del look di Thomas Ceccon: i capelli lunghi ci sono sempre stati, ma quando era più giovane mancavano barba e baffi
Su Instagram l’evoluzione del look di Thomas Ceccon: i capelli lunghi ci sono sempre stati, ma quando era più giovane mancavano barba e baffi
 ?? ?? Quanti cambi di look
Quanti cambi di look
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