Motore nuovo per Max Con Paul, Paredes regista Locatelli unico incedibile
Il centrocampo di Allegri la scorsa stagione era nato, per definizione dello stesso allenatore, “storto”. Un centrocampo a quattro in cui a destra c’era un’ala vera, come Chiesa o Cuadrado, e a sinistra una mezzala adattata, per lo più Adrien Rabiot. Storto voleva essere un modo colorito per definirlo asimmetrico, ma sarebbe diventato un presagio di un’annata storta. Non a caso in questo mercato estivo la Juve si presenta con un’idea più chiara e più rigida del modulo (un reparto a tre) e insegue due nuovi innesti: Pogba, a cui manca solo l’approdo alla Continassa, e Paredes, il regista che non si vede a Torino da troppo tempo. In più il solo Manuel Locatelli è considerato intoccabile: tutti gli altri reduci della scorsa stagione sono cedibili, dal primatista di presenze Rabiot (45 l’anno scorso) al giovane texano McKennie, fino all’ultimo arrivato Zakaria. Dipenderà dalle offerte, ma il reparto è ufficialmente in ricostruzione.
Il trio La colonna portante intorno al quale verrà costruito l’edificio centrale dei bianconeri sarà il Polpo campione del Mondo con la Francia nel 2018: in un reparto che l’anno passato ha portato pochissimi gol (4 McKennie, 3 Locatelli, 1 Arthur, 0 gli altri), il francese dovrebbe invertire la tendenza, specie se utilizzato da mezzala sinistra, con compiti sì di impostazione, ma anche di percussione in area avversaria. La funzione che Allegri Chiedeva a Rabiot, da cui si aspettava 10 gol, come quelli garantiti nelle ultime due stagioni torinesi da Pogba. Il francese porta anche leadership, abitudine a lottare per la vittoria e conoscenza dei grandi palcoscenici internazionali: una dote simile è nella disponibilità di Leandro Paredes, dopo le tre stagioni e mezza in quella incompiuta collezione di stelle che è il Psg. Ma Paredes serve soprattutto per riempire la casella del playmaker, ruolo vacante. Possono farlo in emergenza sia Locatelli che Pogba, ma sono considerati più utili e performanti da mezzali. Il trio garantirebbe forza fisica, centimetri e anche la quota necessaria di qualità e idee per far girare la squadra. Con questi titolari, Allegri sarebbe pronto a rinunciare agli altri uomini del reparto per fare cassa. Arthur è il primo dei cedibili, ma si ascolteranno offerte anche per McKennie, Rabiot e Zakaria. Lo svizzero è arrivato da soli sei mesi ed è considerato pedina utile ma non imprescindibile. A seconda del numero delle cessioni che verranno completate (operazione che in passato non si è rivelata facile) si apriranno spazi per i giovani che sperano di avere un posto in squadra: Miretti, Fagioli, Rovella sembra l’ordine di gradimento all’interno del club.