Gli agenti in sede Anche il brasiliano per il dopo Kessie
Sondaggio per il mediano che piace alla Roma: è in uscita dall’Aston Villa
Douglas Luiz e il Milan hanno una cosa in comune: sia lui che i giovani diavoli di Pioli sono sbocciati nell’estate del 2020, quando il pallone è tornato a rotolare sui campi dopo lo stop forzato dal Covid. Mentre il Milan si scopriva squadra competitiva e con un passo da scudetto, gettando le basi per il trionfo che sarebbe arrivato due anni dopo, Douglas si prendeva definitivamente il centrocampo dell’Aston Villa: «Sono venuto qui per essere un leader e la pausa mi ha aiutato per imparare la lingua e capire meglio gli aspetti più difficili del calcio inglese». Ora i tempi sono maturi e le cose in comune tra lui e il Milan potrebbero moltiplicarsi, perché il nome del centrocampista brasiliano cresciuto nel Vasco da Gama è entrato nella rosa dei potenziali rinforzi per la mediana di Pioli. Di lui si è parlato ieri a Casa Milan, nell’incontro tra Maldini e Massara e i suoi rappresentanti, Lodovico Spinosi e Stefano Mauri (insieme con l’intermediario Carmelo Barillà): un colloquio esplorativo che potrebbe avere un seguito, ovviamente anche in base a quello che succederà negli altri campi in cui i dirigenti rossoneri sono impegnati, da Sanches a Traore.
In uscita Per profilo tecnico – Douglas è un centrocampista centrale di sostanza, dotato di buona tecnica – e anagrafico – ha computo 24 anni a maggio – il brasiliano dell’Aston Villa è un nome da Milan. Potrebbe esserlo anche dal punto di vista economico, dato che gli inglesi lo valutano sui 30 milioni ma la situazione contrattuale del giocatore, in scadenza tra un anno, ha portato alla rottura e potrebbe spingere il club di Birmingham ad abbassare le pretese. È la strategia sulla quale punta la Roma, da tempo sulle tracce di Luiz per costruire un centrocampo fisico insieme a Matic, Cristante e Frattesi, ed è la strategia sulla quale potrebbe puntare anche il Milan, se per gli altri nomi seguiti dai rossoneri le cose dovessero mettersi male. Con Renato Sanches sempre più vicino al Psg e con la trattativa per Traore da imbastire e far decollare, lo scenario è tutt’altro che inverosimile.
City e Villa Il corpo di Douglas è una mappa di tatuaggi: «Quello sulla gamba destra significa molto per me – ha raccontato di recente – perché è un omaggio a me stesso: è il mio primo gol da professionista con il Vasco. A loro sono eternamente grato perché mi hanno accolto, mi hanno dato da mangiare e mi hanno aperto le porte per diventare un professionista». Dall’infanzia povera nella favela di Nova Holanda a Rio de Janeiro alla Premier League, il viaggio di Luiz si è materializzato nel 2017, quando il Manchester City ha deciso di scommettere sul suo talento. Fiducia che però non si è tradotta in spazio sul campo: con Guardiola Douglas non gioca mai, «È stata la volontà di Dio», dirà. Il boom in Premier lo ha fatto con la maglia dell’Aston Villa, dopo due stagioni in Spagna, in prestito al Girona: solo 11 partite saltate sulle 114 a disposizione con la squadra di Birmingham, numeri da colonna indistruttibile. Con le dovute proporzioni, numeri alla Kessie nel Milan: ecco, per caratteristiche tecniche, Luiz è il profilo che forse si avvicina di più all’ivoriano tra quelli finiti nei radar rossoneri.
Gli inglesi lo valutano 30 milioni, ma va in scadenza tra un anno e lui...
Tradizione Sul profilo Instagram di Douglas spiccano le foto con la fidanzata Alisha Lehmann, attaccante svizzera che condivide con lui anche il club, l’Aston Villa, e che in passato ha avuto una storia con Ramona Bachmann, sua connazionale e calciatrice del Psg. Gli altri scatti che popolano il profilo social di Luiz sono quelli in maglia verdeoro, con Neymar e con la medaglia d’oro dell’Olimpiade di Tokyo vinta l’anno scorso. Eccola, un’altra cosa in comune con il Milan: la brasilianità. In rossonero finora hanno giocato 36 brasiliani: non tutti hanno vinto, ma la tradizione è storicamente ricca di soddisfazioni. Per conferme chiedete pure a Junior Messias.