La Gazzetta dello Sport

Un’estate libera Così s’è ricaricato e correrà per Juric Singo, solo Toro

Il laterale ivoriano a giugno era infortunat­o e ha saltato la nazionale. Il 4 luglio sarà pronto per la preparazio­ne

- Quelli in rampa di lancio di Nicola Cecere

Un’estate col cuore in pace, la prima da quando fa il profession­ista. Wilfried Singo si sta godendo una vacanza finalmente priva di interrogat­ivi e, magari, di qualche preoccupaz­ione sul suo futuro. Che è scritto bello chiaro con inchiostro granata: lui felice del Toro, il Toro felice di poter contare ancora sulla freccia ivoriana. Un periodo di riposo sereno, tranquillo, e pure più lungo rispetto ai quindici compagni rimasti in campo nelle prime due settimane di giugno.

Africa Perché l’operazione agli adduttori del 10 maggio ha determinat­o la rinuncia agli impegni con la Costa d’Avorio. Singo ha chiesto e ottenuto di essere esentato dal raggiunger­e il ritiro della nazionale che nella decade iniziale di giugno ha affrontato Zambia e Lesotho, cioè le prime due partite del girone di qualificaz­ione alla fase finale della Coppa d’Africa. Con i compagni di nazionale si ricongiung­erà a settembre per giocare contro le Isole Comore, la quarta squadra di un raggruppam­ento che dovrebbe essere vinto dalla Costa d’Avorio senza troppa fatica, consideran­do anche il successo (3-1) già ottenuto sulla rivale più pericolosa, lo Zambia.

Fatiche Naturalmen­te questo maxi periodo di relax, che si è sostituito alle fatiche supplement­ari dei molti granata impegnati in Europa, è stato visto con estremo favore da Ivan Juric, che ora attende a Torino il 4 luglio un Singo subito in grado di sostenere gli allenament­i studiati dai preparator­i atletici dello staff granata. Il ruolo di esterno nella concezione del calcio dell’allenatore croato è il più faticoso di tutti, perché bisogna difendere-attaccare senza sosta, come avviene nel basket, coprendo ogni volta una quarantina di metri in avanti e altrettant­i in ripiegamen­to. E spesso partendo insieme all’altra ala, così da offrire ai due mediani centrali una doppia opzione di scarico del pallone.

Dolore Beh, degli uomini di fascia (a sinistra si sono alternati Aina e Vojvoda, Ansaldi ha pagato diversi infortuni), Singo è stato il più utilizzato. In 32 partite è sceso in campo nella formazione iniziale, 15 volte ci è rimasto sino al 90’, altri 15 match lo hanno visto protagonis­ta per almeno un’ora. E, attenzione, nel girone di ritorno, quando Juric lo richiamava in panchina, era per via del problema muscolare agli adduttori, poi risoltosi con l’intervento chirurgico di maggio. Questo significa che per oltre tre mesi il giovane ivoriano (ricordiamo­ci che ha 21 anni) ha spinto al massimo fino a quando gli era possibile dribblare il dolore, e ha accettato le sostituzio­ni soltanto quando Juric si era accorto di non potergli chiedere di più.

Consensi Giova ribadirlo per sottolinea­re come Wilfried abbia dovuto lottare pure contro un inevitabil­e condiziona­mento mentale: quando giochi grazie agli analgesici sai perfettame­nte che prima poi l’effetto sparirà e allora sono... dolori. Nonostante il freno anche psicologic­o, non ci sono stati vistosi cali di rendimento, l’annata si è conclusa tra consensi generali e lui ripartirà dalla “certa” condizione di titolariss­imo. Tre gol e quattro assist il corredo di un campionato che ha attirato su Singo le attenzioni di club della Premier e della Liga: cosa inevitabil­e, del resto, se ad appena 21 anni hai già messo assieme 67 presenze in un campionato tosto qual è il nostro.

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Zima (2000) 20 presenze
Ricci (2001) 12 presenze
Gemello 1 presenza
Esterno ivoriano Wilfried Singo, 22 anni, laterale del Torino e della Costa d’Avorio
RAMELLA Pellegri (2001) 9 presenze Zima (2000) 20 presenze Ricci (2001) 12 presenze Gemello 1 presenza Esterno ivoriano Wilfried Singo, 22 anni, laterale del Torino e della Costa d’Avorio
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Buongiorno 23 presenze (’99)

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