Campionato pazzo fra l’«asimmetria» e lo stop Mondiale
Sfida di andata e di ritorno? Devono passare almeno 8 gare
Lo scudetto del Milan è ancora fresco. Ma il nuovo campionato già freme: oggi alle 12 scocca l’ora del calendario (in diretta su Dazn, canale youtube della Lega e Gazzetta.it). «Colpa» del Mondiale che mette fretta anche alla Serie A, al via il 13 agosto. Il conto alla rovescia può iniziare. E finalmente si inizierà con le campagne abbonamenti e gli stadi aperti al 100%. Un anno fa era una speranza, ora una realtà.
Il calendario asimmetrico ha superato l’esame. Promosso a pieni voti. E allora niente più tabelle dove da una parte si metteva l’andata e dall’altra il ritorno rigorosamente alla stessa giornata. Come già lo scorso anno il computer potrà sbizzarrirsi magari proponendo un confronto diretto all’inizio del campionato e un altro alla fine. Come una partita a carte con il mazzo che si mischia in continuazione. Nella formula asimmetrica c’è però un solo limite che non si potrà superare: devono passare otto partite prima che una sfida all’andata possa essere riproposta dal ritorno. Un confine per evitare che magari due squadre possano incontrarsi a distanza di poche settimane (o addirittura giorni). Ovviamente gli sguardi dei tifosi si distribuiranno fra tutte le 38 giornate di campionato, inevitabilmente la prima occhiata sarà dedicata alla prima. Ma attenzione, sarà interessante fotografare il rush finale del calendario, vedere se, come nell’ultima annata, il campionato consumerà quasi tutti gli scontri diretti all’inizio del girone di ritorno o ne programmerà qualcuno anche alla fine.