3 DOMANDE A...

Sebastiano Desplanches

PORTIERE MILAN E ITALIA UNDER 19 «Ero attaccante Adesso paro anche grazie al Milan»

Sebastiano, lei è del Milan e la domanda viene spontanea. «Ma non è che l’hanno chiamata così per Sebastiano Rossi?». «No no - risponde -. Piaceva ai miei genitori». Fabrice Desplanches, il papà di Seba, è francese, ma quando ha conosciuto sua moglie Paola a 25 anni si è trasferito a Novara. Francia-Italia è il derby della famiglia. «Ma io mi sono sentito sempre italiano, non c’è mai stato nessun contatto con la federazione francese».

Donnarumma, Plizzari, 1

adesso lei. La porta delle Nazionali è rossonera, c’è un segreto?

«Significa che quella del Milan è una buona scuola di portieri, a cui si è aggiunto anche Maignan, un vero esempio».

Voi ragazzi del 2003 due 2 anni fa non giocaste l’Europeo Under 17 per colpa

del covid. Ci racconta che emozioni state vivendo adesso?

«L’emozione cresce partita dopo partita, siamo supercontenti della qualificazione al Mondiale, ma non vogliamo fermarci anche perché l’Italia non vince l’Europeo Under 19 dal 2003, anno in cui siamo nati noi. Speriamo sia un segno del destino».

Come ha iniziato a fare il portiere?

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«Inizialmente, un po’ come tutti, giocavo in attacco. Poi un giorno mancava il portiere per la partitella e mi ci misi io, capendo subito che era un ruolo speciale. In casa, invece, tante sfide con mio fratello Leonardo, che ha tre anni più di me. Ha giocato con Inter e Novara, oggi fa il modello».

m.cal.