Da Miretti a Coppola L’Under 19 corre per prendersi l’Euro
L’Italia, già in semifinale e al Mondiale, sfida la Francia: attenzione ai diffidati
Loro un Mondiale il prossimo anno sono sicuri di giocarlo. In Indonesia, a migliaia di chilometri dall’Italia e dalla Slovacchia, dove in questi giorni l’Italia Under 19 sta cercando di prendersi un titolo europeo che manca addirittura dal 2003, l’anno in cui i ragazzi che oggi vestono la maglia azzurra sono nati. Ma, potenzialmente, questi sono giovani che nel 2026 di anni ne avranno 23 e potranno rientrare nel Mondiale dei grandi che si spera possa rivederci protagonisti. Con le prime due vittorie contro Romania e contro i padroni di casa, l’Italia di Carmine Nunziata ha raggiunto il primo obiettivo della spedizione, ovvero quello di qualificarsi alle semifinali del torneo e, contemporaneamente, di mettere le mani su uno dei cinque posti Uefa per il Mondiale Under 20, che nelle ultime due edizioni (2017 e 2019) ha portato gli azzurrini al terzo e al quarto posto.
Rischio squalifiche
La partita di questo pomeriggio a Dunajska Streda contro la Francia è una tappa di passaggio: vale il primo posto nel girone ma l’Italia è già sicura di rimanere in Slovacchia almeno fino a martedì 28, giorno delle semifinali. I piccoli Bleus hanno una differenza reti migliore: l’Italia, quindi, ha a disposizione un solo risultato. Nunziata dovrà cambiare qualcosa, perché per l’Italia sarà la terza partita in una settimana e perché ci sono quattro giocatori diffidati (lo juventino Mulazzi, invece, è squalificato): Ghilardi, Casadei, Faticanti e Nasti, in caso di giallo, salterebbero la semifinale. «Ci saranno alcuni cambiamenti – dice Nunziata –, Ma non cambierà il nostro modo di giocare e la nostra voglia di arrivare primi nel girone». La stellina è ovviamente Fabio Miretti, che dopo essere stato a disposizione dell’Under 21 ha raggiunto la Under 19. Sei presenze in Serie A per lo juventino, quattro per Diego Coppola, difensore del Verona anche lui in pianta stabile in prima squadra e uno dei quattro chiamati da Mancini nei raduni per i giovani di interesse nazionale: gli altri tre sono il portiere Desplanches, il trequartista dell’Empoli Tommaso Baldanzi (autore del primo dei tre gol dell’Italia in questo Europeo) e l’attaccante del Milan Marco Nasti. L’unico ad aver segnato in Serie A, invece, è Cristian Volpato, italo-australiano della Roma gestito da Totti: alla seconda presenza, contro il Verona, fu lui a realizzare uno dei due gol giallorossi. A centrocampo domina Cesare Casadei, al centro di tante voci di mercato, miglior giocatore delle finali Primavera e uno dei tre interisti a disposizione di Nunziata: i nerazzurri sono una delle quattro squadre più rappresentate, insieme a Verona, Empoli e Juve.
Senza Gnonto E in mezzo al campo gioca anche l’unico ragazzo sotto età, il romanista Giacomo Faticanti. Probabilmente con Scalvini e Gnonto (i due giocatori portati da Mancini in Nazionale maggiore e indisponibili per questo Europeo per la scelta dei club di non liberarli, visto che la competizione si colloca al di fuori del calendario Fifa) sarebbe stata un’Italia ancora più forte e competitiva, ma in mezzo alla difesa l’altro centrale Daniele Ghilardi (anche lui del Verona, come Coppola) non sta alimentando i rimpianti. Lo stesso, davanti, vale per Giuseppe Ambrosino Di Bruttopilo, cognome nobile e istinto da bomber.