Campionato, Coppe e Qatar Autunno caldo tutto in apnea
Sarà l’autunno caldo del calcio. Nel mondo e in Italia. Apnea pura e un grande problema: la marea di partite che attende un bel po’ di calciatori, quelli che giocheranno il Mondiale in Qatar, i vari Leao, Dybala, Zielinski, De Ligt e chi più ne ha ne metta. Forse di problema ce n’è pure un altro, e di segno opposto: riguarda chi, invece, non ci sarà. Perché fermarsi nel bel mezzo della stagione non è una passeggiata di salute. Che faranno i vari Tonali, Barella, Di Lorenzo, Chiesa, Zaniolo o Immobile mentre i loro colleghi saranno costretti agli straordinari?
Sbornia Ma concentriamoci sulla prima categoria, quella dei «forzati del Mondiale». Il problema non è il numero di partite in sé. Per dire, non è che un Lautaro Martinez (60 gare) o un Rui Patricio (59), i due «italiani» che hanno giocato di più nell’ultima stagione, abbiano avuto di recente molto tempo libero...Potenzialmente, potrebbero scendere in campo 73 (con la Supercoppa italiana) e 74 volte fra campionato, coppa Italia, coppe e Nazionale. Nikola Milenkovic della Fiorentina (e della Serbia) arriverebbe addirittura a giocarne 76 visto che la Conference League dei viola ha anche un turno di spareggi che scatta proprio dopo la prima di campionato. È chiaro che nella seconda parte della stagione, fra turnover di Coppa e Nazionale dovranno fare a meno di qualcosa. Ma l’allarme riguarda i primi mesi, è qui che si rischia veramente di andare a sbattere e qualche fermata ai box sarà sacrosanta. Le quattro di Champions (Milan, Inter, Napoli, Juve) e le due di Europa League (Lazio e Roma) giocheranno prima del Qatar 21 partite, la Fiorentina in Conference addirittura 23. In pratica, ci sarà sempre un impegno infrasettimanale.
Gli straordinari Da Leao a Lautaro, tre mesi al massimo E alla fine c’è un Milenkovic che può giocare 76 partite...