I forzati del Mondiale
Le squadre di Champions giocheranno fino a novembre ben 21 partite
Covid Rispetto all’ultimo Mondiale non è che sia cambiato molto, a eccezione dell’avvento della Nations League (per Nazionali) e della Conference League (per club). In questi casi, però, la stagione è sempre durata 11 mesi, prima giornata nel terzo weekend di agosto ed epilogo a metà luglio. Qui ce ne sono poco più di 10 perché si comincerà il 13 agosto e la quarta giornata delle qualificazioni europee cade fra il 19 e il 20 giugno 2023. Dunque, diverse partite in più e in un tempo più limitato. Il vero paragone si può fare con le stagioni Covid. Nella prima, 2019-2020, la sosta per il lockdown costrinse a giocare a 30 gradi una bella fetta di campionato e di coppe europee. L’Inter di Conte, fra il 24 giugno (ripresa di campionato) e il 21 agosto, (finale persa con il Siviglia in Europa League) scese in campo ben 16 volte. Un ritmo simile a quello della fine estateautunno che ci aspetta. Anche nel 2020-2021, la stagione fu più concentrata, fra il 19 settembre (prima di campionato) e la finale dell’Europeo (11 luglio).
Leao e Dybala Questa volta, però, la collezione di impegni sarà riservata all’inizio. Anche con la variabile infortuni. Pim pum pam, subito a tutta. E nessuna partita sarà a scartamento ridotto. Un Rafael Leao, per esempio, potrebbe giocare potenzialmente 15 partite di campionato e sei di Champions. Ma il milanista non potrà certo tirare il freno nelle due partite di Nations League (Repubblica Ceca-Portogallo e Portogallo-Spagna) di settembre visto che si deve conquistare un posto in squadra per i giorni del Qatar. Potrebbe andar meglio a un Paulo Dybala e a tutti i sudamericani. L’Argentina non ha ancora definito per filo e per segno il suo avvicinamento al Mondiale, ma sicuramente sfrutterà la finestra di settembre per alcuni collaudi particolarmente importanti visto il tempo ristrettissimo a disposizione. E qui c’è un’altra traversata da considerare. E un’Inter-Roma del 2 ottobre in cui si rischia di arrivare con il fiatone...
Le date Più incontri in un tempo più ridotto L’unico precedente è l’estate bollente della Serie A Covid